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26 febbraio 2020

Dal museo civico d’arte a quelli d’arte contemporanea: l’esperienza de il Pordenone

26 febbraio 2020
Nicole Lazzari

Dal museo civico d’arte a quelli d’arte contemporanea: l’esperienza de il Pordenone

In occasione delle “domeniche d’inverno al museo” ho deciso di visitare il Museo civico d’arte dopo parecchi anni che non lo visitavo più. Consapevole della mostra permanente dedicata al Pordenone, ho acquistato il biglietto per i tre luoghi dell’esposizione: Museo civico (sezione mostre temporanee), Galleria Harry Bertoia e Galleria d’arte contemporanea (P AR CO).
Il Museo civico d’arte era, con mio piacevole stupore, molto affollato, e da vari gruppi di visita si potevano origliare alcune spiegazioni delle opere esposte. Oltre alle pregiate opere scultoree e di arte visiva, Palazzo Ricchieri si presta perfettamente ad essere la culla dell’arte pordenonese con i suoi affreschi antichi, mattoni a vista e finestre che rivelano scorci di Corso Vittorio Emanuele II spettacolari.
La mostra è stata curata da Caterina Furlan e Vittorio Sgarbi come omaggio a Giovanni Antonio de' Sacchis detto Il Pordenone, protagonista di spicco del Rinascimento italiano. Le opere presenti nell’esposizione sono opere stesse dell’artista, di predecessori e artisti del Rinascimento, provenienti da prestigiose collezioni nazionali e internazionali. La cura e precisione con cui sono esposti disegni, lettere, testimonianze e opere rende l’esposizione armoniosa e interessantissima.
Attraversando l’altro lato del corso, si entra all’esposizione multimediale che si trova alla Galleria Harry Bertoia. Attraverso la proiezione di dettagli importanti delle opere di Giovanni Antonio de’ Sacchis, la mostra trasporta il visitatore all’interno del pennello dell’artista e disegna tocchi di colori pieni di significato.

L’esposizione poi prosegue alla Galleria d’arte contemporanea, che si trova al Parco Galvani. Colori, immagini sacre e accuratissime descrizioni conducono il visitatore in un percorso rinascimentale molto coinvolgente.
Da friulana con un piede in Austria e uno a Pordenone, mi sono sentita molto in sintonia con il Pordenone, uno degli artisti più importanti del Rinascimento italiano, che con talento e ambizione ha lavorato nel proprio territorio e impreziosito città lontane.
 

 

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Nicole Lazzari

Attualmente residente in Carinzia, ma continuamente di ritorno a Casa: Pordenone. Cammino attorno al Friuli Venezia Giulia con il naso all’insù, innamorandomi ogni volta.
I festival sono la mia passione, ma adoro anche perdermi nella natura e scoprire nuovi sapori mai provati prima. I titoli di studio conseguiti in Scienze e tecniche del turismo culturale ed Economia e management delle arti e delle attività culturali esprimono perfettamente la mia volontà di far crescere in modo sano e genuino questo meraviglioso territorio.
 

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