Madre: la mostra apprezzata anche da Sgarbi

Il mio primo appuntamento con la cultura, dopo due anni di difficoltà oggettive legate alla pandemia, è a Gorizia, al Museo di Santa Chiara.
Don Alessio Geretti, curatore della mostra e ormai noto a livello internazionale per le esposizioni ad Illegio, porta al Museo di Santa Chiara circa 30 opere di pregio dedicate alla Vergine Maria, visibili al pubblico fino a fine luglio ed unicamente per questa occasione, appartenendo le stesse a collezioni private (4 i dipinti della collezione Sgarbi).
La mostra, per come l'ho vissuta io, non è dedicata soltanto alla figura religiosa di Maria, ma la raccontano come donna, da simbolo di purezza a madre che con amore alleva il figlio e lo ama fino alla sua tragica morte.
Maria, donna che rappresenta tutte le madri del mondo ed il loro amore incondizionato verso il proprio figlio.
I capolavori esposti (iconografie, trittici, dipinti, tavole lignee) appartengono a varie epoche (dal Duecento al Novecento) e ad artisti di pregio (Palma il Vecchio, Bastiani, Bellini per citarne alcuni): colori e stili diversi creano un percorso ben articolato e lo spettatore può conoscere i segreti di ogni singola opera attraverso la voce di Geretti, racchiusa all'interno dell'audioguida compresa nel biglietto di ingresso.
Far visita a questa mostra dopo tanto tempo e dopo essere io stessa diventata madre da pochi mesi, è stata una meraviglia per i miei occhi.
Gli sguardi amorevoli di Maria verso il proprio figlio dipinti dalla mano di artisti appartenenti ad epoche diverse hanno una cosa in comune: ricordano che l'amore di una madre verso il proprio figlio è universale e senza tempo.

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Anna Cum

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Diversi amici, conoscendo la mia passione, mi hanno più volte consigliato di lavorare nel turismo.
Ebbene, dopo tanti anni ancora non lavoro nel settore, ma la curiosità di scoprire nuovi scorci, nuove attività e nuovi talenti della nostra Regione permane e sono pronta a condividere i miei racconti.