21lug2022
Dopo circa duecento metri, uno spazio aperto conduce a una trincea dedicata a un generale francese, Joseph Joffre. Entro nel solco e sparisco poco a poco alla vista, inglobato nel terreno.
Appoggiando la mano sulla sua pelle è possibile percepirne le irregolarità. A volte queste prendono la forma di qualche parola, lasciata dai soldati cent’anni fa per ricordarsi di essere ancora vivi.
Abbasso lo sguardo, ovunque trovo segni della bufera: un reticolato emerge per pochi centimetri dal terreno, un occhio attento non fatica a trovare testimoni di ferro e piombo. Il verso il un uccello tra gli alberi sembra voler imitare il ticchettio della mitragliatrice.Find out about the ideas and offers for this experience in Friuli Venezia Giulia
Chiara Cardi