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31 dicembre 2020
Antonella Astori

Piccoli particolari

La strada nel bosco è piuttosto monotona, in una grigia giornata d’inverno ancora di più. Il silenzio quasi totale è interrotto solo ogni tanto dal richiamo di qualche uccello. Tra gli alberi intravedo il lago di Verzegnis e più in lontananza la piana di Tolmezzo.
L’assenza di colori accentua la monotonia: il bianco della neve e della coltre di nubi basse, il grigio della corteccia dei faggi, nient’altro. Nessun profumo, nessun odore, sembra un mondo asettico in bianco e grigio.
Per combattere la noia mi concentro sulle faggiole calpestate dalle mie ciaspole. Dura poco, ho bisogno di altro, comincio a diventare insofferente. Un ramo conficcato nella neve a testa in giù mi offre un appiglio. Ne vedrò altri lungo la salita, spezzati dalla neve pesante di qualche settimana fa, alcuni infilzati nella neve altri rimasti appesi all’albero grazie a qualche fibra resistente.
Più in quota, quando l’egemonia dei faggi comincia ad affievolirsi, altre specie di alberi popolano il bosco e finalmente compare qualche nota di colore: il rosso delle bacche di sorbo degli uccellatori, i verdi di muschio e licheni, l’ocra dei funghi su un tronco. Poi il mio sguardo è attratto dal marrone di quelli che sembrano boccioli di salice. Mi avvicino stupita e vedo alcune infiorescenze già sbocciate … decisamente fuori stagione! Riuscirà questo salice a rifiorire al momento giusto? Resilienza, questo concetto mi viene in mente mentre lo fotografo. Compongo un puzzle delle sensazioni di questa giornata e nella mia mente compare il numero “2020”. Come durante la clausura che questo anno balordo ci ha imposto, oggi nel bosco mi sono dedicata ai piccoli particolari. Tattica, aspettando di vedere la luce in fondo al tunnel e lo so che c’è e so che è azzurra, l’ho vista nella neve a Casera Presaldon.
 

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Antonella Astori

Vivo a Padova dal 2001 ma sono cresciuta tra Tolmezzo e Collina di Forni. Salgo le montagne da sempre, con gli scarponi, con gli sci, con le ciaspe o in mountain-bike. Sono laureata in Geologia e dal 2012 faccio la guida naturalistico-ambientale presso l’Orto Botanico di Padova.
 

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