16 gradi di fresco montanaro, così piacevole che vorresti portarlo con te al rientro in città. Dove trovarlo? Ad alta quota, al Rifugio Pellarini (1.499 metri) nel gruppo delle Alpe Giulie del Jôf Fuart.
Raggiunta Valbruna si prosegue per circa 2,5 km lungo la rotabile della Val Saisera fino al parcheggio P2 (un consiglio: se volete evitare di pagare la sosta potete scegliere di parcheggiare un po’ prima).
I percorsi per salire al Rifugio sono ben 3 di diversa difficoltà e pendenza: io e le mie amiche decidiamo di intraprendere il sentiero segnalato con il numero 616. Dopo aver parcheggiato percorriamo una carrareccia che attraversa il ponte sul torrente Saisera fino a inoltrarci nel bosco dove il sentiero si fa a tratti più deciso man mano che ci si avvicina alla stazione di partenza della teleferica usata per trasportare i beni di prima necessità al rifugio.
All’andata sono quasi due ore di camminata - poco meno invece al ritorno - interrotte da qualche sosta per bere e scattare foto. Il sentiero 616 è fresco, poco in battuta di sole e tutto sommato non molto faticoso: la difficoltà aumenta vicino alle pareti rocciose e quando guadagna quota nel bosco in prossimità di alcuni tornanti e una zona detritica.
La ricompensa finale? Una vista panoramica magnifica: dal Pellarini si vedono infatti tutte e tre le cime più suggestive delle Alpi Giulie, ovvero il Jof Fuart, il Nabois Grande, il Jof di Miezegnot.
Buona camminata!
Sogno di vedere il mondo, compresa l’isola più recondita del globo, e credo che la bellezza sia capace di nascondersi anche nei posti più inaspettati. Sono gli incontri, quelli con gli altri, la natura e il cibo, a farci entrare in contatto con la nostra parte più autentica. Che il viaggio abbia inizio.