Tra le valli della Val Tramontina ci sono strade e paesaggi che vale la pena vedere almeno una volta nella vita. Dal paese di Redona, dove nei periodi di siccità riaffiorano gli scheletri del paesino di Movada inghiottito dal fiume Meduna negli anni ’50, inizia una strada che sale, sale, fino al Monte Rest. Una strada che si inerpica, tornante dopo tornante, in mezzo a boschi, falesie e pareti di roccia fino a giungere, dopo oltre 800 metri di dislivello, alla Forcella del Passo Rest.
Il nostro giro è partito dall’abitato di Maniago, paesino del Pordenonese famoso per la produzione di coltelli e spade, usate anche in diverse famose rappresentazioni cinematografiche. Chilometro dopo chilometro abbiamo attraversato Meduno, patria del deltaplano e parapendio, Cavasso, patria della cipolla rossa e delle mele antiche, Redona, noto per il suo lago, Tramonti e infine il Passo Monte Rest. Una salita lunga 11 chilometri con una pendenza media del 6% e un dislivello complessivo, dall’inizio del Passo, di circa 600 metri. Un’ascesa non costante interrotta di tanto in tanto da qualche falsopiano e ricca di tornanti. Una fatica ampliamente ripagata dallo splendido panorama che si può ammirare lungo tutta la scalata. Lo sguardo che si perde sulla natura incontaminata della Val Tramontina e delle palestre naturali di roccia.
Il Passo è solitamente chiuso durante il periodo invernale e questo rende ancora più magica la salita che permette di ammirare tutta la bellezza della valle. Tornante dopo tornante si assapora il piacere della stanchezza, ripagata in cima dalla bellissima vallata che conduce fino a Malga Rest.
Una salita che, per chi vuole, può proseguire fino al Monte Verzegnis.
Se vuoi scoprire il tracciato che abbiamo seguito lo puoi trovare qui: https://strava.app.link/QAXq3w14z4