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16 luglio 2019

Colori di Avostanis

16 luglio 2019
Antonella Astori

Colori di Avostanis

Avostanis è un luogo spettacolare e in estate è al massimo dello splendore.

Il laghetto, l’alta parete rocciosa verticale e bianca che lo delimita da un lato, le verdi creste che lo racchiudono all’intorno disseminate di fiori colorati: rododendri, genziane, pulsatille, botton d’oro, astri alpini, aggiungete il bianco di due esigue lingue di neve e il giallo delle calte palustri sulle rive del lago e la meraviglia è fatta.

Per arrivarci si sale da Malga Pramosio Bassa lungo la carrareccia, ma se a due passi dall’arrivo la lasciate e vi inoltrate lungo il sentiero che si diparte a sinistra, ci arriverete dall’alto godendo di panorami fantastici.
Lo sguardo spazia dalla Carnia alla Slovenia e, verso sud, la valle del But si apre ai vostri occhi.
Al successivo incrocio si abbandona il sentiero che sale verso la Creta Timau e si gira a destra puntando alla selletta che ci farà sgranare gli occhi sulla conca di Casera Pramosio Alta.

Percorrendo con gli occhi il profilo delle creste di fronte si notano i baraccamenti costruiti per combattere la Prima guerra mondiale, più in basso tra i sassi del ghiaione, si possono ancora trovare frammenti di bombe.
Grande relax sul prato in riva al lago, ma attenti al tono della voce: la verticalità della parete calcarea amplifica il volume, se avete segreti non parlatene quando siete qui!
 
Questa zona è stata teatro di tragiche vicende durante le due guerre mondiali. Per approfondimento
Per la sua rilevante importanza geologica è uno dei geositi del Friuli-Venezia Giulia
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Antonella Astori

Vivo a Padova dal 2001 ma sono cresciuta tra Tolmezzo e Collina di Forni. Salgo le montagne da sempre, con gli scarponi, con gli sci, con le ciaspe o in mountain-bike. Sono laureata in Geologia e dal 2012 faccio la guida naturalistico-ambientale presso l’Orto Botanico di Padova.
 

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