Anello di Pinzano: un’escursione nel Friuli più autentico
L’anello di Pinzano è un percorso interamente nel sottobosco in cui si ha la sensazione di ritrovare il Friuli più autentico.
L’anello parte proprio dal centro di Pinzano. Dando le spalle al Municipio, sulla sinistra, ci sono le prime indicazioni relative al sentiero CAI 822 che seguiremo.
Dopo una leggera salita, arriviamo vicino al Castello di Pinzano che lasciamo sulla destra e che ritroveremo a fine percorso. Proseguiamo per qualche metro sulla strada asfaltata e poi entriamo nel bosco.
Ci addentriamo tra gli alberi con un piacevole sali-scendi che ci fa abbassare di quota.
Oltrepassiamo il primo di tanti guadi e per un tratto costeggiamo un fiumiciattolo. Dopo circa due chilometri incontriamo la vera chicca di questa escursione: la cascata Sflunc.
Risaliamo le colline nel sottobosco e raggiungiamo Località Costabeorchia il punto più alto dell’intera escursione.
Da lì in poi scendiamo fino a raggiungere il borgo Cja Ronc e proseguiamo verso l’Ossario Militare di Col Pion. Entriamo così nella parte storica della camminata in cui incontreremo prima delle fortificazioni belliche, poi l’Ossario germanico e infine il castello.
Dell’Ossario non rimane molto, ma si intuisce comunque l’imponenza che questa costruzione.
Terminiamo la gita al Castello di Pinzano di cui, dopo il terremoto del 1976, non resta che qualche rudere, ma da qui da cui si gode una vista splendida sul Tagliamento.
L’Anello di Pinzano è una camminata facile di circa 10km e 450 metri di dislivello, adatta a tutta la famiglia. Questa escursione è perfetta per chi visita le vicine San Daniele e/o Spilimbergo. Noi abbiamo approfittato della vicinanza con il borgo del prosciutto per concludere la nostra gita con un piatto di crudo e una birra ghiacciata.
Mi chiamo Elena e sono innamorata del Friuli-Venezia Giulia. Sogno un mondo in cui tutti dicono Mandi e in cui il frico è famoso quanto la pizza. Faccio marketing per un’azienda di dispositivi medici e nel tempo libero leggo, scrivo e cerco luoghi inesplorati (o poco comunicati) del mio amato FVG.