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23 settembre 2019

Venezia delle nevi

23 settembre 2019
Federica Canton

Venezia delle nevi

C’è un posto magico non lontano da Pordenone che nelle giornate più limpide permette, dalla montagna del Piancavallo, di allungare lo sguardo fino al litorale veneziano. Un posto chiamato “Venezia delle Nevi” divenuto meta di ciclisti, runners e amanti della natura.
A metà degli anni ’60, periodo di boom economico, trasformazioni e grandi progetti, nacque l’idea di creare un insediamento turistico di lusso composto da villini e chalet nella zona Sauc – Col Cornier in Piancavallo. Per dare adito a questo progetto mai portato a compimento fu sviluppata una strada che collegava la valle dell’Artugna a Dardago al Sauc.
Una strada ricca di fascino che costantemente offre la possibilità di perdersi con lo sguardo sull’intera pianura pordenonese accompagnati dai rumori di un ecosistema che in quelle zone vive indisturbato lontano dai rumori della città.
La “Venezia delle Nevi” dopo i lavori di ristrutturazione è ora una strada chiusa al traffico motorizzato e destinata solo a ciclopedoni. Una salita di 630 metri di dislivello che si sviluppa su un terreno a fondo sterrato compatto per una lunghezza di 8km. Una salita non impossibile che certo, richiede un minimo di allenamento ma che grazie alla sua pendenza praticamente costante del 7,8% è in grado di regalare emozioni che sovrastano la fatica.
La salita parte dalla rotonda sulla strada Pedemontana (SP29) dove bisognare prendere l’uscita verso il centro di Dardago (via Brait). Da qui si sale sempre dritti (si percorre via San Tomè) fino ad uscire dall’abitato e dirigendosi verso la zona del “Ciastelat”. La strada è lineare e per arrivare alla sbarra che indica l’inizio della strada bisogna poi passare, lasciandoli sulla sinistra, un’osteria, un ristorante, un’area adibita a pic-nic e infine uno chalet.
Lungo la salita sino ad arrivare all’inizio della “Venezia delle Nevi” si incrociano numerosi sentieri adatti sia per trekking che per divertenti uscite in mountain bike. C’è da dire che la zona è davvero ricca di tracciati e zone da scoprire che piano piano vi porterò a conoscere.
Arrivati alla fine dello sterrato della “Venezia delle Nevi” abbiamo la possibilità di riscendere a Dardago ripercorrendo la stessa strada o salire ancora, mantenendo la destra, fino all’abitato di Piancavallo. Questo ci richiede ancora un piccolo sforzo di 1.5km da percorrere su strada asfaltata che però sarà ricompensato dalla soddisfazione di essere arrivati in cima.
Anche qui c’è da dire che una volta arrivati in cima alla “Venezia delle Nevi” al secondo bivio se si gira a sinistra si sale ancora di quota e si arriva ad imboccare la strada della dorsale Piancavallo-PianCansiglio. Un bellissimo saliscendi di quota che però voglio raccontarvi in un’altra occasione.
 
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