Sono due le cose che vengono in mente pensando a Spilimbergo: il mosaico e la fotografia. Adesso possiamo aggiungere anche il Festival “Le giornate della luce”, manifestazione dedicata al fotografo del cinema, cioè il direttore della fotografia.
L’evento giunto ormai alla III edizione e nato da un’idea di Gloria De Antoni - autrice e conduttrice televisiva di origine friulana - e Donato Guerra - insegnante e presidente dell’associazione Il Circolo - si è tenuto a Spilimbergo dal 10 al 18 giugno.
Tanti appuntamenti in programma e tanti i film, ma anche incontri con gli autori, mostre e corsi di formazione. Fra i contributi locali mi è piaciuto il documentario sulla Grande Guerra Isonzofront, la mia storia, del regista friulano Massimo Garlatti Costa, per la sensibilità nel raccontare e trasmettere le emozioni dei protagonisti.
L’ospite veramente speciale era Lorenza Mazzetti, splendido esempio di creatività e di riscatto personale, narrato egregiamente nel documentario autobiografico Perché sono un genio. Invece, come miglior direttore della fotografia per l’edizione 2017 è stato nominato Ferran Paredes Rubio, per il film Indivisibili.
Non poteva poi mancare uno sguardo al passato e l’occasione di rivedere vecchi filmati restaurati, provenienti dalla Cineteca del Friuli. Una proiezione speciale condivisa con registi ed esperti di cinematografia presenti fra il pubblico, tra cui Babak Karimi, autore e protagonista di Fish and Cats. Così attenti e rispettosi dei frammenti di storia impressi sulla pellicola e finalmente disponibili per il pubblico, grazie alla donazione di materiale da parte di alcuni privati e a un’accurata attività di restauro.
Gli ingredienti ci sono tutti perché l’avventura di questo festival possa proseguire, anzi, era proprio la “tessera” mancante al variegato “mosaico” di offerte culturali di Spilimbergo.