Monfalcone città dei cantieri, multiculturale e multietnica, sono alcune delle definizioni con cui la cittadina posta nel punto più settentrionale del Mar Adriatico è stata negli anni raccontata. In effetti, Monfalcone è da sempre punto di collegamento tra l’est e l’ovest e, negli ultimi decenni, è stata anche terra di forte immigrazione. Questa commistione di etnie, lingue e tradizioni ha in parte arricchito e in parte stravolto la sua identità culturale, fino a farla percepire quasi come una sorta di città senza una vera e propria anima.
Negli utlimi anni, però, l’immagine del capoluogo bisiacco è molto mutata e queste definizioni hanno lasciato il posto a quelle di Monfalcone città di luce (soprattutto nel periodo natalizio) e Monfalcone città di cultura.
Un esempio di questo cambiamento è GEOgrafie Monfalcone, il festival letterario che in pochi anni di vita si è riuscito a imporre come una delle espressioni culturalmente più vive del territorio regionale, rendendo Monfalcone un vero e proprio polo culturale, capace di esportare eventi e letteratura.
Il territorio monfalconese è da sempre punto di vista privilegiato per osservare i cambiamenti culturali, geo-politici ed economici che hanno interessato, interessano e purtroppo interesseranno in un futuro sempre più prossimo, nazioni e confini apparentemente lontani ma, in realtà, a noi così vicini. GEOgrafie si sta quindi facendo grande e in questa edizione cresce ancora, spingendosi oltre i limiti cittadini, allargando i suoi orizzonti verso l’intera regione Friuli Venezia Giulia, spaziando da Trieste a Udine, da Aquileia a Pordenone per osservare sempre più da vicino rotte e geografie virtuali ma al contempo sempre più reali.
Sono nata a Trieste ormai un po’ di anni fa. Non ancora troppi, direi giusti.
Amo la natura, il mare, la montagna, viaggiare, il cinema, l’arte, i teatri e raccontare...
Allora raccontiamo, per immagini e parole, questa nostra bellissima regione, perché stare qui è già essere un po’ in vacanza.