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28 aprile 2020

Lungo le sponde del Lin

28 aprile 2020
Daniela Radovan

Lungo le sponde del Lin

A cinquecentometri da casa mia, si apre un sentiero che è anche il mio rifugio. Anni fa l'ho scoperto quasi per caso, girovagando per Casarsa alla ricerca di un nuovo scorcio a cui affezionarmi, dopo aver lasciato a Trieste, mia città natale, il mio “pensatoio” da cui osservavo il mare. Il mio sguardo non si sarebbe posato più sulle onde azzurre del golfo ma su quelle bionde dei campi, o quelle verdi delle vigne, ma in ogni caso non avrei rinunciato agli spettacoli che la natura sa offrire. Non avrei mai pensato che quel sentiero, in tempi di quarantena, sarebbe diventato un polmone di libertà, un'oasi di silenzio intervallato solo dal ronzio degli insetti e dal brontolio di qualche trattore in attività. Il percorso è facile, una strada bianca che alterna passaggi assolati fra vigneti a zone d'ombra, riparate da diverse specie di alberi, quasi ininterrottamente fiancheggiata dal chiacchiericcio delle acque del Lin. Inoltrandovisi, a piedi o in bicicletta, è facile comprendere perché Pasolini trovasse ispirazione passeggiando in questi luoghi.
Lungo il tragitto un'apposita cartellonistica segnala i siti di rilevanza storica, naturalistica o culturale, rendendolo uno dei posti sicuramente da visitare per chi si trovasse a soggiornare a Casarsa.
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Daniela Radovan

Nata a Trieste, diplomata all'Istituto D'Arte, nel 2004 mi sono trasferita, restando comunque in Friuli Venezia Giulia, lasciando l'impiego presso il Teatro Stabile La Contrada. Lavoro nella GDO, ma le mie passioni sono rimaste il mondo della cultura e della scoperta del territorio, che esprimo scrivendo e cantando in un coro gospel.

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