I torrenti del Friuli Venezia Giulia: lungo il Glagnò esplorando Canal del Ferro
Ciò che mi ha colpito di più quando sono venuta ad abitare in Friuli Venezia Giulia è la quantità infinita di fiumi, laghetti, torrenti, cascatelle che incontri in ogni angolo della regione e che la rendono rigogliosa e verdeggiante in ogni momento dell’anno. Proprio alla ricerca di uno di questi corsi d’acqua, il torrente Glagnò, mi sono diretta domenica scorsa insieme a due amiche verso il Canal del Ferro, una vallata montana della provincia di Udine che si incunea tra le Alpi Carniche e le Alpi Giulie.
Prendiamo il sentiero CAI n.417, che parte in fianco all’ultima casa di Campiolo Alto e si snoda per il primo tratto abbastanza pianeggiante lungo il Glagnò, bellissimo e spumeggiante, che ci colpisce per il verde smeraldo delle sue acque, il rumore delle sue cascatelle e il contrasto con i sassi bianchi delle rive.
I colori autunnali ci accompagnano da subito, tra il rosso e l’arancione degli alberi che si stagliano sull’azzurro del cielo e le fioriture di eriche e ciclamini. La passeggiata lungo il torrente è piacevole e rilassante, ti senti a contatto con la natura, riscoprendo in modo lento il paesaggio circostante e respirando la pace di questi luoghi.
Ad un certo punto del percorso, sotto una roccia, troviamo una tavola di marmo con incisa una poesia molto bella dedicata al torrente che con le sue acque accompagna da secoli gli abitanti di questa valle. Inizia così: “Tra il cielo e la terra, di sasso in sasso, di curva in curva, mi passi davanti sinuoso e rumoroso. Il tuo verde smeraldo mi lascia incantata...”
Ecco un altro segreto mi è stato svelato, un altro cammino ha nutrito la mia anima, i miei occhi hanno potuto cogliere ancora una volta la bellezza di una valle attraverso le acque sinuose che l’hanno disegnata.