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14 luglio 2020

L'abbraccio delle pievi

14 luglio 2020
Ariella Colavizza

L'abbraccio delle pievi

Un abbraccio tra i monti, protetto non solo dalla natura ma anche dal contatto spirituale di luoghi meravigliosi: le Pievi.
Parlo di un trekking di 260 chilometri in 20 tappe lungo il quale si ammirano 10 Pievi Carniche e due Santuari.
La cartina che ne illustra il percorso sembra quasi un abbraccio, un cerchio  dentro cui aprirsi alla scoperta di se stessi e di un territorio suggestivo.
Questo  percorso ha talmente tante chiavi di lettura da essere davvero unico: fede, storia, arte, natura e anche tradizioni.
Come è scritto all'inizio del libretto che ogni anno illustra le tappe, il Cammino delle Pievi è "Guarigione dell'anima e salute del corpo".
C'è anche una bella curiosità sulla loro collocazione topografica. Da un lato le Pievi sono un percorso strategico utile per la difesa ma se leggiamo Angelo Floramo, dottore in Storia Medievale e laureato in Filologia latina medievale, si scopre che questa posizione si sovrappone alla costellazione della Virgo.
Il trekking  parte da Imponzo con destinazione Illegio (sede di una mostra annuale che è un vero fiore all'occhiello della mia regione); si arriva a Tolmezzo per proseguire fino a Forni di Sopra attraversando Cesclans, Verzegnis, Villa Santina, Raveo, Enemonzo, Socchieve e Forni di Sotto.
Il percorso iniziale è semplice e si fa man mano più impegnativo sulla lunghezza e sui dislivelli.
Da Forni di Sopra si cambia vallata per arrivare a Sappada dopo essere passati per Sauris.
Si procede poi attraverso altre tappe fino ad arrivare a Timau, i cui monti racchiudono tante storie del periodo della Prima Guerra Mondiale, comprese le vicende delle portatrici carniche.
Si arriva infine alla Pieve di Zuglio (l'antica Iulium Carnicum, la città romana più settentrionale d'Italia). Qui si svolge ogni anno il bacio delle croci, rituale antico e simbolico.

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Ariella Colavizza

Curiosa, amante della natura e del magico legame che la collega all'uomo. La mia passione? Rendere le camminate un'esperienza di benessere anche interiore. Tutto in modalità slow. La velocità giusta è quella che ti permette di continuare a fare esperienza.
 

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