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Museo all'aperto del Monte San Michele e San Martino del Carso

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Points of interest along this itinerary:

Il Monte San Michele, nella parte settentrionale del Carso isontino a pochi chilometri da Gorizia, propone un suggestivo itinerario tra storia e natura. Grazie ad una serie di percorsi facili e adatti a tutti, si possono scoprire diverse strutture e i monumenti costruiti sulle pendici e sulle quattro cime di questo rilievo carsico risalenti alla Grande Guerra.
 
Molto conosciuto grazie alle poesie di Giuseppe Ungaretti, che qui combatté per diversi mesi, il Monte San Michele fu il teatro di battaglie durissime sul fronte isontino, specialmente nel primo anno di guerra. La cima, difesa dalle truppe ungheresi, era fondamentale per la difesa del fronte isontino e in particolare della città di Gorizia. I soldati italiani attaccarono più volte questo rilievo di appena 275 metri con risultati catastrofici specialmente durante la Seconda e Terza Battaglia dell'Isonzo. Solo nell'agosto del 1916, durante la Sesta Battaglia dell'Isonzo, ci fu la svolta con la conquista della cima.
Foto 1
Un tratto della Trincea delle Frasche alle pendici del San Michele. Qui si svolseroin particolare le prime 3 battaglie dell'Isonzo, nell'estate-autunno del 1915.
Il punto di partenza ideale per questo percorso è la cosiddetta "Area delle Battaglie", raggiungibile dal centro di Sagrado seguendo le indicazioni per la cima del monte. Superato il Parco Ungaretti e la Tenuta di Castelvecchio, dopo circa 2 km un cartello e un piccolo parcheggio sulla destra permettono di fermarsi e  scoprire la Trincea delle Frasche, il Cippo della Brigata Sassari ed il monumentale Cippo Filippo Corridoni.

Ripreso il proprio mezzo di trasporto, si continua a salire e in meno di 5 minuti si raggiunge San Martino del Carso. Questa piccola frazione del Comune di Sagrado è oggi immersa nella tranquillità della natura carsica ma, nel 1915, si trovò proprio nel cuore del fronte. Completamente distrutta dai bombardamenti, è diventata famosa in tutta Italia (e non solo) grazie alla poesia di Giuseppe Ungaretti

La sua omonima poesia si può leggere in Piazza della Fontana, punto in cui si può anche riprendere la passeggiata non prima di aver visitato il piccolo Museo gestito dal locale Gruppo Speleologico. Seguendo le indicazioni per il cimitero, si svolta a sinistra in Via Vallone e successivamente a destra in Via Bosco Cappuccio in modo da raggiungere, in leggera salita, il Cippo del 4° Honved. Tornati verso la strada asfaltata, dopo pochi metri a sinistra inizia il Sentiero CAI 73 che segnala l'inizio della salita (molto semplice) verso il museo all'aperto del Monte San Michele.
Al primo bivio, è necessario svoltare a sinistra (seguire le indicazioni dell'Alpe Adria Trail) e dopo aver incrociato i resti della trincea italiana colpita il 29 giugno 1916 dal primo attacco chimico, si giunge in poco più di 10 minuti al museo all'aperto.

A questo punto la visita può continutare indistintamente a sinistra o a destra dato che il sentiero sbuca all'interno dell'affascinante Percorso dei cippiche si snoda attorno alle 4 cime del San Michele.
Tuttavia, si consiglia di svoltare a destra senza salire immediatamente sulla Cima 3 ma proseguendo invece verso Cima 2, dove si arriva all'entrata dello Schönburgtunnel. Tornati indietro verso Cima 3, si svolta a destra lungo un tratto di sentiero con fondo cementificato, costeggiando la Galleria Cannoniera della Terza Armata, un'ampia struttura sotterranea utilizzata dall'esercito italiano.
Si giunge così al Piazzale principale, da dove si può godere di un meraviglioso panorama verso il Collio e Gorizia e si può accedere al nuovo Museo della Grande Guerra del Monte San Michele, un vero e proprio gioiello in cui si fonde la divulgazione storica e la tecnologia virtuale. 
Foto 2
Il Moumento di Cima 3 che ricorda l'enorme sacrificio da parte dei soldati italiani e austriaci 
IN ALTERNATIVA

Per coloro che vogliono visitare solo il Monte San Michele o vogliono spostarsi con un mezzo da San Martino alla cima, è possibile seguire Via Zona Sacra che da Piazza della Fontana porta direttamente al piazzale con il Museo virtuale. In questo caso quindi, la visita può iniziare direttamente da qui e poi proseguire come descritto sopra.
 
Una volta usciti, si prosegue a sinistra e una traccia conduce in meno di un minuto alla Cima 3, il cuore (simbolico) di questo museo all'aperto. Scendendo dallo stesso lato, si riprende il Percorso dei Cippi e si torna all'imbocco del sentiero che riporta a San Martino, dopo aver superato la caverna austriaca del Generale Lukachich.
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