L'opera è alta 23 metri ed è ben visibile anche da lontano. Il progetto fu dello scultore latisanese Francesco Ellero e venne richiesto direttamente da Benito Mussolini nel 1933 il quale voleva commemorare il vecchio amico morto che non aveva mai avuto degna sepoltura.
Eretto in periodo fascista, racchiude logicamente diversi simboli di quell'epoca che ancora oggi si possono vedere e facilmente riconoscere: la mano destra aperta in segno di saluto romano, l'aquila che guarda ad est ed il fascio littorio che si sviluppa quasi tutto lungo l'altezza del monumento.