Sono fortunata a vivere a Trieste! Perché? È la città migliore per coloro che vogliano vivere appieno un clima artistico ricco e variegato. Cultura non significa solo musei e biblioteche, ma vuol dire molto altro. A Trieste, per esempio, ci sono quattro importanti festival di cinema disseminati nell’arco dell’anno, che affrontano argomenti diversi ma lavorano in rete: Science+Fiction, ShorTS, I Mille Occhi e Trieste Film Festival.
Inoltre, questa è anche una città sempre più scelta da registi e autori che decidono di ambientare proprio qui film e fiction per il grande e piccolo schermo. Tuttavia, la cultura triestina si manifesta anche con la presenza di cinque teatri importanti che differenziano e integrano reciprocamente le proprie proposte.
L’opera lirica al Verdi, la prosa, la danza, ma anche e soprattutto i musical, caratterizzano la programmazione del Politeama Rossetti. La Sala Tripcovich e il Teatro Bobbio-La Contrada, invece, propongono opere di prosa che siano comiche, di nicchia o sui generis. Completano infine il panorama teatrale il Teatro Stabile Sloveno (Slovensko stalno gledališc?e), vetrina per artisti e spettacoli provenienti dalle vicine Slovenia e Croazia e il Teatro Miela Bonawentura, che proprio di recente ha ampliato e rinnovato la propria programmazione.
A questo punto, però, non bisogna cadere nel tranello e pensare che Trieste sia solo cinema o teatro perché l’offerta culturale triestina è ricca anche di eventi che riguardano la letteratura e la fotografia. Basti pensare alle iniziative dedicate ai bambini. Ad esempio, ogni anno i volontari di Nati per leggere organizzano giornate di lettura, negli stabilimenti balneari in estate, nelle biblioteche e in altri luoghi della città e dell’altipiano nei mesi più freddi.
A tal proposito, il Triestebookfest, realtà emergente ma molto rilevante, è un festival sulla letteratura che quest’anno giunge alla sua seconda edizione.
Tuttavia la proposta culturale di Trieste non finisce qui e ogni anno si arricchisce di nuove realtà ed eventi per adulti e bambini, che sarebbe un peccato non vivere almeno per una volta.