Vittorio Emanuele III (Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947) fu Re d'Italia dal 1900 al 1946. Salito al trono dopo l'uccisione del padre, Umberto I, dimostrò inizialmente un interesse attivo all'interno della politica italiana. Nonostante il Regno fosse legato all'Austria-Ungheria e alla Germania dal patto di Triplice Alleanza, egli preferì riavvicinarsi alla Francia e all'Impero russo. Così, quando nel 1914 le varie Potenze europee si dichiararono guerra, fu dapprima un sostenitore della neutralità per poi divenire un moderato interventista nella primavera del 1915 accettando gli impegni contenuti nel Patto di Londra.
Vittorio Emanuele III (Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
Durante la Grande Guerra spostò la sua residenza da Roma a Torreano di Martignacco, un piccolo paese alla periferia di Udine. Stabilì il suo quartier generale presso Villa Linussia (oggi chiamata Villa Italia) ed ospitò delegazioni politiche e militari sia italiane che estere. Venne soprannominato "Re Soldato" per la sua costante presenza nelle immediate retrovie durante le operazioni di guerra. Seguì in prima persona l' azione guidata da Pietro Badoglio sul Monte Sabotino (Sesta battaglia dell'Isonzo) e soggiornò per un periodo a Monteaperta, sede di un importante ospedale militare nelle Prealpi Giulie. Dopo la Ritirata di Caporetto, spinto anche dalle pressioni degli alleati francesi ed inglesi, rimosse dal ruolo di Capo di Stato Maggiore il generale Luigi Cadorna e conferì l'incarico a Armando Diaz.