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11 marzo 2021
Anna Cum

Le continue sorprese di Aquileia

Di recente, grazie ad un progetto nato come ricerca archeologica dell'università di Padova, è stata rivenuta un'antica domus ad Aquileia.
Approfittando di una mezza giornata libera, ho partecipato ad una visita guidata organizzata dal direttore della Fondazione Aquileia.
La domus di Tito Macro testimonia la fusione tra storia romana ed architettura moderna: i suoi resti infatti sono protetti interamente da una struttura in legno che permette di avere un'idea di quali fossero le dimensioni di una abitazione dell'epoca.
L'ambiente è molto grande e visitarlo con chi può raccontare la sua storia consente di aggiungere al proprio bagaglio culturale un tassello che permette di conoscere meglio lo sviluppo di questa importante città romana.
L'immaginazione invece aiuta a visualizzare la domus, avendo la stessa una planimetria molto simile a quella che troviamo anche a Pompei.
A rendere il tutto molto interessante è la presenza dell'immancabile mosaico (elemento dominante ad Aquileia) differente per ogni stanza, quasi a dividerne le funzioni: si possono osservare dunque mosaici neri, a fantasie geometriche, a scacchiera, a rombi e uno figurativo.
Aquileia riserva continue sorprese e spero vivamente che gli scavi, le scoperte archeologiche e il connubio fra storia e architettura possa continuare per poterci regalare altre meraviglie, affinché questa città – che all'epoca contava ben 59mila abitanti – possa pian piano riemergere.
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Anna Cum

Diversi amici, conoscendo la mia passione, mi hanno più volte consigliato di lavorare nel turismo.
Ebbene, dopo tanti anni ancora non lavoro nel settore, ma la curiosità di scoprire nuovi scorci, nuove attività e nuovi talenti della nostra Regione permane e sono pronta a condividere i miei racconti.

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