A Friuli DOC con il treno storico: un FVG tutto da scoprire
Quest’anno sono andata a Friuli DOC per il suo 25° anniversario. Vista la ricorrenza importante, mi è sembrato opportuno festeggiarla facendo qualcosa di diverso dal solito andandoci in treno; non uno qualsiasi, ma uno dei treni storici che Fondazione FS, in collaborazione con l’Associazione Museo-Stazione Trieste Campo Marzio, mette a disposizione per scoprire le meraviglie del Friuli Venezia Giulia.
La mia meta era Piazza Matteotti, dove si trovava l’Area Eventi di PromoTurismo FVG. Qui avevo deciso di seguire due incontri: la degustazione di carne di Pezzata Rossa dal Friuli accompagnata dalla bière blanche dell’Università degli Studi di Udine e la degustazione di Montasio accompagnata dal Pignolo di Scarbolo.
Da qualche anno esiste appunto il marchio “Solo di Pezzata Rossa Italiana” a tutela del consumatore e che mira ad aumentare anche la conoscenza dei prodotti di alta qualità derivati da questa razza bovina. Razza bovina che di fatto è friulana perché è stata introdotta in Italia per la prima volta proprio nella nostra Regione alla fine del 1800.
L’assaggio guidato era organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali (Sezione di Scienze Animali e Veterinarie) dell’Università degli Studi di Udine. Trattandosi di un test sensoriale, ai partecipanti è stato rivelato soltanto alla fine le specifiche relative ai due carpacci di carne assaggiati. L’ultimo assaggio è stato accompagnato dalla bière blanche dell’Università degli Studi di Udine: una birra bianca del 2019, fresca, beverina, con aromi di arancia, bergamotto e coriandolo.
A seguire, ho partecipato all’evento “Verticale di stagionati”: una degustazione di diverse stagionature del Montasio DOP. Per me, che sono intollerante al lattosio, il Montasio è una sorta di visione mistica perché per effetto della tipica lavorazione, a 60 giorni è naturalmente privo di lattosio. Gli assaggi delle varie stagionature (16-24-36-46-60 mesi) erano accompagnati da ottime conserve e da un buon calice di Pignolo dell’Azienda Agricola Scarbolo di Spessa di Cividale. Le accoppiate erano indubbiamente vincenti!
Terminate le degustazioni non poteva mancare un bel giro tra gli stand di Friuli DOC. Questa è stata un’esperienza molto bella tra la storia e l’enogastronomia di un territorio che sa sempre come stupire.
Friulana, la curiosità è il mio punto di forza e il cibo il mio punto di debolezza. Mi piace esplorare la cucina del mio Friuli Venezia Giulia, dalla tradizione alle novità e mi piace farlo con la macchina fotografica in mano.