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Scipio Slataper

I principali volontari italiani della Grande Guerra

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Scipio Slataper (Trieste 1888 - Monte Calvario, Gorizia1915) fu uno scrittore triestino e volontarioirredento durante la Grande Guerra. Nato nella città giuliana, all'epoca importante porto e centro commerciale dell'Impero d'Austria-Ungheria, si trasferì da ragazzo a Firenze dove si laureò in Lettere e collaborò con la rivista culturale "La Voce". Nel 1912 fu pubblicata la sua celebre opera "Il mio Carso" in cui l'autore, con frequenti riferimenti autobiografici, descrive la cultura della sua terra e ragiona sull'irredentismo, movimento che lo coinvolge in prima persona.
immagine e didascalia
Scipio Slataper (Trieste 1888 - Monte Calvario, Gorizia1915)
Dopo aver vissuto due anni in Germania, nel 1914 tornò in Italia sostenendo con forza l'entrata in guerra contro l'impero asburgico. L'anno successivo si arruolò come volontario nel reparto dei Granatieri e combatté nella zona del Carso. Durante la Quarta Battaglia dell'Isonzo venne ferito a morte sul Monte Calvario dove è ancora possibile vedere la sua tomba. Si tratta di una delle pochissime tombe che non sono state smantellate durante il Fascismo. 
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