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Filippo Corridoni

I principali volontari italiani della Grande Guerra

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Filippo Corridoni (Corridonia 1887 - San Martino del Carso, Sagrado 1915) fu un sindacalista italiano e volontario durante la Grande Guerra. Completati gli studi tecnici, si trasferì a Milano nel 1905 dove iniziò ad entrare in contatto con gli ambienti sindacalisti e socialisti rivoluzionari. Scrisse numerosi articoli in favore dei lavoratori, sulle organizzazioni sindacali, sui concetti rivoluzionari e sull'anticlericalismo. Nonostante la giovane età, divenne da subito molto famoso: fu un eccellente oratore, dotato di impulsività, generosità ed intransigenza. Nel 1912 fu uno dei maggiori artefici della scissione con la CGdL (la "madre" della CGIL) e fondò l'Unione Sindacale Italiana (USI), concentrandosi poi nella creazione dell'USM (Unione Sindacale Milanese).
immagine e didascalia
Filippo Corridoni (Corridonia 1887 - San Martino del Carso, Sagrado 1915)
Sebbene si fosse schierato contro la guerra in Libia, Corridoni alla vigilia della Grande Guerra assunse posizioni interventiste. Fu un convinto sostenitore dell'idea che, una volta terminata la guerra, si sarebbero create le premesse per una rivoluzione sociale. Amico di Mussolini (a quel tempo socialista interventista), fu tra i principali organizzatori delle adunate in favore della guerra a Milano, specie nei giorni del "maggio radioso", e si arruolò volontario nonostante fosse affetto da tisi. Dopo un primo periodo nelle retrovie, Corridoni ottenne il permesso di combattere in prima linea. Il 23 ottobre 1915, durante la Terza Battaglia dell'Isonzo, venne colpito dalle mitragliatrici austro-ungariche nei pressi di San Martino del Carso.

La sua figura fu ricordata da subito negli ambienti rivoluzionari italiani. Successivamente però fu lo stesso Mussolini a sfruttarne la notorietà trasformandolo in un "mito della rivoluzione fascista": nel 1925 gli fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare, nel 1931 il suo paese natale (Pausula) fu ribattezzato Corridonia e nel 1933 venne eretto un grandioso monumento nei pressi della Trincea delle Frasche, il luogo dove morì. 
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