Selis è posto sul terrazzo alluvionale tra il Canal grande e Canal piccolo di Meduna e la presenza è attestata fin dal 1728.
Nell’ottobre 1864 passarono di qui un gruppo di irredentisti capitanati da Antonio Andreuzzi da Navarons. Tra questi alcuni friulani che furono con Garibaldi nella spedizione dei Mille e in Aspromonte.
Durante la ritirata di Caporetto alcuni soldati italiani guidati dal Generale Francesco Rocca giunsero nei pressi di Selis: furono mandati due uomini in avanscoperta che vi trovarono dei genieri nemici ai quali si dettero prigionieri. Quando Rocca decise di avanzare catturò i genieri austriaci e scoperto l’atteggiamento rinunciatario dei suoi uomini li fece fucilare.
Tra gli anni 30 e 50 del Novecento Selis divenne la base della Guardia Forestale che sovrintese a un grande taglio boschivo nei dintorni. I Forestali alloggiavano in quello che ora è un rudere con le inferriate alle finestre. Numerosi sono i cimeli rimasti da quell’impresa che si possono rinvenire nei boschi.
Anche la resistenza partigiana utilizzò Selis come rifugio e infermeria durante il rastrellamento cosacco del 1944.
I ruderi di Selis si raggiungono partendo da Tramonti di Sopra coi sentieri C.A.I 393 e 398.