Sauris non solo prosciutto e zipline

L’Autunno è arrivato, un po’ prepotente sta volta, quasi a voler lanciare un chiaro messaggio al caldo estivo, e ci ha colti impreparati con quest’aria frizzante. Amo la stagione delle castagne e della ribolla, dei colori caldi e avvolgenti, dei caminetti accesi.
La prima neve che si è vista oltre quota 1500 m, mi ha riportato subito alla mente la mia bellissima esperienza a Sauris. Si trattava del mese di dicembre e la neve era scesa solo sulle vette più alte. Decisi così di affrontare il percorso delle malghe, ovviamente chiuse d’inverno, e godermi il silenzio del paesaggio invernale. L’escursione era verso sella Festons che si trova tra il Monte Morgenleit e il Monte Festons, Alpi Carniche a Sauris di Sopra.

Imboccavo il sentiero Segnavia Cai 204 a valle, dietro l’albergo diffuso ma solamente dopo aver divorato un favoloso panino con il prosciutto locale, in assoluto il più buono che abbia mai mangiato, si sentiva tutto il gusto della montagna. Dopo una prima salita che metteva in difficoltà il respiro e dopo aver attraversato un bosco fatato, si apriva davanti a me un meraviglioso panorama. Soffice distesa bianca, una nuvola di neve e leggerezza, solo lo scricchiolio dei miei passi interrompeva quella quiete. La quota massima raggiunta era 1975 metri, quindi circa 700 m di dislivello dalla partenza. La montagna ha il suo fascino anche d’inverno e non per forza scoprendola sulle piste da sci. Addentrarsi nei boschi innevati è un’esperienza che consiglio vivamente.
Rientravo a valle con le gote arrossate, il cuore pieno di emozioni e ovviamente una fame da lupo, sapevo che il secondo giro di prosciutto crudo era li pronto ad aspettarmi.

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Roberta Grubelli

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Mi chiamo Roberta e sono una piccola, ma solo di statura, triestina, appassionata di mountain bike ed escursionismo. Amo la natura in ogni sua forma. Sono laureata in lingue e letterature straniere e mi dedico alla fotografia dal 2008. Non vedo l’ora di portarvi in giro attraverso le mie storie.