L’aria settembrina è tiepida, riscalda il volto senza offendere, non è pronta a cedere il posto all’autunno.
Il tempo è perfetto per una lunga pedalata. Prendiamo le nostre bici e decidiamo di partire da Camporosso. L’idea iniziale era di puntare all’Austria, Villach, poi però il richiamo delle montagne e della foresta è stato più forte.
Seguendo il percorso della Ciclabile Alpe Adria, ci dirigiamo verso i Laghi di Fusine. La strada è sempre asfaltata, agevolissima per qualsiasi tipo di bici. Dopo quasi 10 km arriviamo ad un bivio e il desiderio di “tuffarci” nel bosco è grande. Una stradina alla nostra destra indica Aclete: la salita che ci si prospetta è sicuramente importante, sconsiglio questo percorso se non si è ben allenati o almeno provvisti di e-bike. I primi 500 metri sono un po’monotoni ma poi si arriva finalmente nella natura più selvaggia, un bosco di abeti rossi e faggi, ed è come essere dentro una favola. La pedalata è su strada sterrata, in questo caso si va solo con mtb o gravel. Si attraversa questa meraviglia, dove alberi secolari fanno da cornice ai nostri sogni. Ed ecco che, dopo una mezz’ora abbondante giungiamo alla Conca dei Laghi, dove si staglia dianzi a noi il Lago Superiore dal suo inconfondibile color smeraldo, alle nostre spalle l’imponente Monte Mangart.
Abbiamo ancora voglia di scoprire il territorio e così ci avventuriamo verso il Rifugio Zacchi. Quest’ultima parte, dalla prateria del lago Superiore al rifugio è fisicamente impegnativa, ma so che alla fine ci attenderà un gustosissimo piatto di pasta al ragù e una dissetante Radler, e così è stato. Dopo esserci rifocillati a dovere, rientriamo verso Camporosso, costeggiando i laghi e seguendo il percorso ad anello. In totale abbiamo fatto 46 km, visto uno scoiattolo, due volpi curiose, un cerbiatto e respirato tutta la natura che potevamo. Gambe stanche ma anima leggera.
Mi chiamo Roberta e sono una piccola, ma solo di statura, triestina, appassionata di mountain bike ed escursionismo. Amo la natura in ogni sua forma. Sono laureata in lingue e letterature straniere e mi dedico alla fotografia dal 2008. Non vedo l’ora di portarvi in giro attraverso le mie storie.