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11 novembre 2020
Luca De Felice

Le Alpi Giulie colorate d’autunno: il Passo degli Scalini

Sapete cosa c’è di bello nell’autunno? I colori e i profumi.
E le Alpi Giulie hanno tutto quello che occorre per vivere una fantastica ed emozionate escursione all’insegna dei caldi colori autunnali e dell’ammaliante profumo come quello dei vecchi casolari di campagna.
Parcheggiamo la macchina a Sella Nevea, dopo esserci presi un caldo caffè al Rifugio Divisione Julia, per iniziare l’escursione con il sentiero 625 in direzione Passo degli Scalini. L’itinerario inizia con una modesta salita su quella che, probabilmente, è il tratto finale di una pista da sci nella stagione invernale, per poi ripiegare su una strada forestale ed immergersi, in seguito, all’interno del bosco, su tortuosi sentieri ricoperti da un manto di foglie dal colore giallastro e dal colore marrone.
Camminando tra gli alberi si possono, purtroppo, vedere le conseguenze della tempesta Vaia, del 2018, che ha colpito marginalmente la parte orientale del FVG e che mostra tutt’ora le sue ferite non ancora rimarginate.
Man mano che saliamo un fantastico panorama montuoso si staglia intorno a noi, la vegetazione tende a diminuire e uno stambecco ci cammina a pochi metri di distanza avvisandoci della sua presenza, come già diverse tracce sul sentiero avevano lasciato intuire.
Usciti dal bosco, quando l’altitudine rende molto rara la presenza di alberi, percorriamo un sinuoso sentiero, sovrastato da verdi creste e da un gruppo di stambecchi impegnati a ruminare l’erba, fino a raggiungere l’ultimo tratto con una maggiore pendenza, abbastanza impegnativa, che ci ha condotti fino alla croce posta al Passo degli Scalini.
Da qui un altro fantastico panorama si materializza davanti a noi, fatto di pareti rocciose maestose e dalle vette innevate delle alte montagne in lontananza. Ci fermiamo il tempo necessario per pranzare e farci accarezzare dalla brezza che abbraccia le vette, per poi riscendere sullo stesso sentiero in direzione di Sella Nevea, con una piccolissima deviazione per visitare la Malga Cregnedul, che al momento del nostro arrivo era chiusa e solitaria.
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Luca De Felice

Un romano a Trieste. Amo follemente camminare, esplorare e immergermi nella natura, osservare le montagne e toccare le fredde rocce maestose, percepire il profumo dei boschi e dormire sotto il cielo stellato.
Avventuroso per passione, amante della natura per vocazione.

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