La foresta che non ti aspetti

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5 marzo 2021

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La foresta che non ti aspetti

A volte sbagli strada, prendi un altro incrocio, fai delle deviazioni inaspettate. E non è detto che sia sempre un male. Anzi, a volte è meglio.
Se sabato non avessi dovuto cambiare in corsa i programmi di uscita del weekend non sarei mai arrivata alla foresta di Pramosio: un habitat naturale degno delle favole dei fratelli Grimm.

La foresta Pramosio si estende per circa 495 ettari a ridosso del confine italo-austriaco e regala un paesaggio unico, composto per la maggior parte da abeti bianchi, rossi e faggi. Da Tolmezzo ci si dirige verso la valle del But, si oltrepassa Paluzza e il ponte di Cleuis. Da lì a poco si raggiunge la foresta, ben segnalata anche dai cartelli stradali. Parcheggiata l’auto, oltre le ultime case del paese, inizia il sentiero CAI 403, una camminata piuttosto facile, da godersi anche con le ciaspole. La sensazione di benessere cresce man mano che ci si inoltra nella fitta vegetazione: una boccata di ossigeno che riempie i polmoni e dona gioia infinita agli occhi. La vista ripaga la fatica e a ogni curva si fa sempre più interessante: Creta di Collina, Rifugio Marinelli , Gamspiz, Monte Tenchia e Zoncolan.
Io ho preferito fermarmi prima di raggiungere la Conca di Pramosio e la relativa malga, per godermi un pranzo al sacco con vista sulla valle; complice il sole e la temperatura quasi primaverile. Se avessi avuto più tempo, più fiato e più gambe, avrei sicuramente raggiunto il lago Avostanis, imperdibile se si amano gli specchi di acqua verde immenso. Buona gita!

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Claudia Piol

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Sogno di vedere il mondo, compresa l’isola più recondita del globo, e credo che la bellezza sia capace di nascondersi anche nei posti più inaspettati. Sono gli incontri, quelli con gli altri, la natura e il cibo, a farci entrare in contatto con la nostra parte più autentica. Che il viaggio abbia inizio.