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5 maggio 2019

In cammino da Muggia a Trieste lungo la via Flavia

5 maggio 2019
Michele Castro

In cammino da Muggia a Trieste lungo la via Flavia

In questo punto, dove un cippo con una targa del C.A.I. indica il punto d'arrivo del sentiero Italia, percorso escursionistico lungo 6880 chilometri che attraversa in lungo e in largo tutta la penisola, comincia un altro cammino: la Via Flavia.

Mi trovo a Lazzaretto di Muggia in provincia di Trieste, a trecento metri dal confine italo - sloveno che si affaccia sul mare. Da qui partono i 115 chilometri che, passo dopo passo, portano pellegrini ed escursionisti fino ad Aquileia in provincia di Udine. Il tracciato infatti, ripercorre l'antica strada romana che collegava l'importante località del basso Friuli alla città di Fiume in Istria. Numerosi i punti di interesse lungo il cammino, durante il quale si viene a contatto con storia, arte e natura, circondati da un paesaggio incantevole. Il piacere di scoprire, seguendo le indicazioni delle frecce gialle del cammino presenti un po' ovunque: asfalto, paletti della segnaletica stradale, sassi, alberi e muretti.

Cammineremo sempre a poca distanza dal mare, anche quando ci sembrerà di stare in montagna. Come ad esempio lungo i sentieri del Carso triestino, che attraversano zone ricche di flora e fauna selvatica. Un territorio multilingue dove è normale sentire parlare italiano, sloveno o triestino.
Dalla partenza, dopo circa 300 metri, seguo le indicazioni per la Traversata Muggesana. Il panorama sulla sinistra mi offre uno spettacolo sul golfo di Trieste. Riesco a distinguere tra mare e boschi il castello di Miramare ed il santuario di monte Grisa.
 Dopo pochissimi chilometri raggiungo il Santuario di Santa Maria Assunta, nel parco di Muggia VecchiaDon Andrea sarà felice di accogliervi e mostrarvi l'antica chiesa.

Una sosta piacevole, non solo per il panorama che offre, ma anche per gli affreschi interni dell'edificio in stile preromanico. Possibilità di alloggio qui. Utile soprattutto a chi arriva da lontano per iniziare il cammino. Strutture convenzionate permettono ai camminatori di alloggiare a prezzi vantaggiosi lungo tutto il cammino.

Prima della scalinata in pietra arenaria che conduce in picchiata al centro di Muggia, un altro gioiello mi si presenta davanti agli occhi: la piccola chiesa di San Sebastiano. Fu fatta costruire da un podestà, che nel 1446 voleva sottrarsi ad una epidemia di peste. Mi trovo sulla "strada del perdon", antico percorso penitenziale che dal Duomo di Muggia, saliva fino al santuario di Muggia vecchia. Dopo l'immancabile giretto tra le calli di Muggia ed una visita al Duomo, mi rimetto in cammino sulla via Flavia, seguendo i petali di tarassaco disegnati sull'asfalto: le frecce gialle.
Riprendo quota, e il panorama alla mia sinistra mostra in lontananza delle case nel bosco che sembrano delle bacche rosse immerse in un grande rovo verde. <<E' San Dorligo>>, mi dice gentilmente un anziano contadino rispondendo alla mia curiosità. E mentre sento le merci viaggiare veloci sull'autostrada poco distante da qui, sento la mia anima soddisfatta dell'andatura lenta che il passo d'uomo impone. Sono i benefici del cammino.

Con molta calma e dopo vari saliscendi caratteristici dei sentieri della zona, superati alcuni borghi come Caresana e San Dorligo della Valle, raggiungo la Val Rosandra.  Mi accoglie lo scorrere dell'omonimo torrente, alimentato secondo una leggenda, dalle lacrime dell'inconsolabile principessa Rosandra, che aveva perso il suo amato durante un naufragio. Fu trasformata in pietra da una fata, che sperava in questo modo di placare il suo dolore.

In poco tempo raggiungo il centro abitato di Bagnoli della Rosandra, ottimo posizione per una sosta prima di ripartire, camminando lungo il percorso ciclopedonale Cottur, che mi porta sempre in leggera discesa fino al centro di Trieste  Da qui è possibile notare il contrasto tra la città industrializzata sotto di me ed i piccoli e numerosi orti privati, che grazie alla cura dei proprietari, a volte si rivelano dei veri gioielli. Come una fiabesca casetta sull'albero in bella mostra sulla destra del cammino. Trieste mi accoglie per la prima volta da camminatore. E ha tutto un altro fascino.

La via Flavia costeggia le mura del Castello di San Giusto sull'omonimo colle, che offre un panorama sempre incantevole sul golfo. Da qui attraverso stradine e scalinate, raggiungo la più grande piazza d'Europa affacciata sul mare: l'asburgica piazza Unità d'Italia.

Il meraviglioso tramonto sul molo audace, mi dice che per oggi può bastare.
 
INFORMAZIONI UTILI :
email: camminoviaflavia@gmail.com
facebook : Via Flavia, un cammino da fare (qui trovate molti allegati utili come traccia GPX, descrittivo del percorso, credenziale da stampare, fotografie, discussioni di altri pellegrini e molto altro)
mappa:  (https://goo.gl/dre55x)
 
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Michele Castro

Mi chiamo Michele, ho 40 anni e vivo in FVG da quando ho 19 anni. Lavorando a turni, ho la possibilità di coltivare i miei hobby preferiti: le camminate e la mountain bike.  Vi racconterò possibili esperienze in natura che la nostra regione, protetta dalle Alpi e baciata dal mare, ci offre.

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