Originaria della Val Resia, ho il piacere ogni anno di vivere la magia del Carnevale resiano, anche detto Püst nell’idioma locale, una festa importante e imperdibile per gli abitanti della valle.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, il Carnevale di Resia (una piccola vallata a Nord-Est del Friuli Venezia Giulia) è senz’altro una delle manifestazioni tradizionali più caratteristiche della nostra regione.
I festeggiamenti si protraggono per più giorni e chiunque abbia piacere di parteciparvi sarà coinvolto dalle melodie e dai canti e potrà egli stesso cimentarsi nei passi della danza resiana. Un consiglio: non dimenticate di travestirvi! Non servono abiti elaborati: è sufficiente indossare un abito vecchio, il giaccone al contrario o anche un cappello o una parrucca sul capo e sarete subito immersi nello spirito carnevalesco.
La giornata più colorata è la domenica di Carnevale, in resiano detta anche Püstawa Nadëja. In questa occasione, a partire dalle 14.30 in poi, scendono in piazza, nella frazione di San Giorgio, le belle maschere bianche/Lipe Bile Maškire, le maschere tipiche del Carnevale resiano. Sono loro, con i loro campanellini, con i loro colori e con le loro vesti bianche, a coinvolgere tutti in ritmiche danze che si protraggono fino al calare della notte.
Per i resiani possedere il costume di Carnevale rappresenta una grande ricchezza ed è motivo di orgoglio. Il copricapo ricco di fiori di carta crespa, le gonne bianche, i calzetti sono tutti elementi realizzati interamente a mano dalle stesse indossatrici con l’aiuto di parenti e amici.
Se vi state chiedendo «Il cappello pesa?» vi dico «Oh certamente! Quello che indosso io pesa 1kg e 100gr!».
Esperta in promozione turistica, nella vita mi piace essere sempre impegnata in vari progetti culturali.
Affondo parte delle mie origini nella piccola Val Resia, per me fonte di ispirazione da cui ho imparato ad apprezzare e amare il mondo delle tradizioni e del folklore.