
Lo sapevate che Muggia e’ il comune piu’ a Sud della mia fantastica regione?
Sapevate che da qui si gode del piu’ bel tramonto dell’ Alto Adriatico?
E che il famoso “ Carneval de Muja” ( cosi’ chiamata in dialetto ) ha origini dagli statuti comunali del 1420?
E che il pesce, in particolar modo i sardoni, si’ proprio quelli grandi una spanna, alla moda di tutta la zona di Trieste sono una cosa imperdibile?
Tante cose non le sapevo nemmeno io ed ho voluto testare tutto per voi….e’ tutto vero!
Questo incantevole borgo sul mare, che vede il porticciolo come fulcro della vita di un paesello all’estremo confine con la Slovenia facilmente raggiungibile da Trieste con le frequenti corse della motonave “ Delfino Verde” oppure con le linee dell’autobus, merita certamente una visita in giornata con tanto di scorpacciata di pesce.
Borgo di pescatori attenti e rispettosi del mare e delle stagioni, che riforniscono trattorie e ristorantini disseminati in ogni anfratto del centro ce n’e’ proprio per tutti i gusti: si va dal piu’ spartano ittiturismo gestito dalla Cooperativa dei pescatori Beta, alla trattoria rinnovata con tovaglie e arredi bianchi e blu che san proprio di mare, al ristorante piu’ innovativo proprio davanti al porto o vicino al Castello: per tutti la parola d’ordine e’ pesce fresco a volonta’.
Arrivata al porticciolo la mia vista si concentra sul Castello che svetta all’orizzonte, e’ una residenza privata acquistata dallo scultore Villi Bossi che ne fa condivisione con il pubblico nelle occasioni di “ Castelli Aperti “, circuito di cui fa parte e che merita assolutamente una visita.
Girovagando per il centro mi sento ovunque nelle cittadine di mare del nord est di dominio veneziano, palazzi, municipio, colori riportano allo stile della Serenissima, mi piace proprio! Ma e’ un cocktail ancora piu’ frizzante, c’e’ un retrogusto di veneto, una fondo base di Friuli Venezia Giulia, un tocco piccante di confine, di oltre….son sempre stata affascinata dai mix esplosivamente insoliti. Voi?
Gira gira vien fame e quindi perche’ non assaggiare tutto? Si parte con la zuppetta di “peoci scotadeo” le cozze per intenderci, con quel sughetto di mare dove inzupperesti dentro un intero panificio piu’ che qualche pezzo di pane … andiamo avanti nel peccato e i sardoni son proposti “ in saor”, “marinati”, “fritti”, “impannati” “alla griglia”… se non amate le ciliegie anche di questi “uno tira l’altro! “.
Poi ci son tutti gli altri pesci pescati in zona, il polipo alla giuliana… e chi ha posto?
Del resto, da un paese dove il carnevale apre con “Il ballo della verdura” risalente al 1611 e che ogni anno vede, come il Palio a Siena, le varie compagnie storiche, sfidarsi e si chiamano “ Bellezze Naturali” “ Bulli e pupe” “La bora” e….. La regola: al carnevale non ci si puo’ mascherare il volto! Possiamo pensare che non sia bello?
I programmi
https://www.carnevaldemuja.com/