Stupendo percorso ad anello che percorre luoghi incantevoli: la Valle di Fleons, il Vallone Sissanis e lo splendido lago Bordaglia. Escursione di interesse geologico, storico e naturalistico.
Questo percorso si sviluppa in una delle zone della Catena Carnica di maggior pregio naturalistico, all'interno dell'oasi faunistica Bordaglia-Fleons istituita dalle Regione Friuli Venezia Giulia nel 1968, caratterizzata da una ricca vegetazione con tantissime varietà di fiori ed orchidee selvatiche, dove vivono indisturbati il camoscio, il capriolo ed il cervo, la marmotta, il gallo cedrone, il gallo forcello, e molti altri su cui regna l'acquila reale. Il lago Pera è popolato dal Tritone Alpino e dalla Salamandra Nera.
La zona comprende anche alcuni siti di notevole interesse geologico caratterizzati dalla presenza della Linea della Val di Bordaglia, un fascio di faglie tettoniche. L'area è costituita da una successione di rocce metamorfiche del basamento paleozoico e da calcari devoniani e triassici.
Durante la prima Guerra Mondiale, questi luoghi furono oggetto di duri combattimenti tra il Regio Esercito Italiano e l'Imperial Esercito Austungarico. La prima linea Italiana correva nella zona dal M.te Navagiust a Sella Sissanis e da lì a Quota Pascoli e Spina Pesce. Aspri furono gli scontri in questi luoghi e sono ancora visibili reperti bellici.
Manufatti di Guerra alla Stretta di Fleons e a Quota Pascoli. Per informazioni aggiuntive si consiglia la visita al Museo della Grande Guerra di Forni Avoltri
A Malga Bordaglia Bassa, da dietro la Chiesetta di Don Bosco è possibile accedere (200 mt) ad una postazione di mitragliatrici scavata nella roccia, dov'è incisa un'iscrizione che ricorda il passaggio del Caporale Benito Mussolini nel 1916 su questa parte di fronte (attenzione sentiero sconnesso).
Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.
Essendo un percorso lungo, si consiglia di partire presto, in modo tale da poter rientrare prima che faccia buio.
Assicurarsi di aver con se viveri ed acqua considerando la lunghezza del percorso.
Poco fuori l'abitato di Forni Avoltri (direzione Sappada) oltrepassato il ponte sul fiume Degano si svolta a destra e si percorre la strada che in 2 km. conduce a Pierabech.
Appena sopra la Chiesetta Bianca (ex cimitero dei Caduti della Grande Guerra) è disponibilie uno spiazzo a lato strada, dove si può parcheggiare l'auto.
Continuando a piedi, nella stessa direzione, si giunge su strada asfaltata sino alla Cava di Marmo da dove inizia il percorso.
Nei pressi della Chiesetta di Pierabech.
Carta Tabacco n. 01 o Carta Sentieri Forni Avoltri
Consigliato l'uso di bastoncini, soprattuto per i tratti di discesa a volte molto ripidi, per non affaticare le ginocchia.
Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.