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Jôf Fuârt - Via normale

Le pareti e le creste dolomitiche di Jôf Fuârt, Madri dei Camosci, Innominata e Cima di Riofreddo formano l’imponente fondale che chiude a nord la conca dov’è posto il rifugio Corsi. La vetta dello Jôf Fuârt, una delle più affascinanti e panoramiche cime delle Alpi Giulie occidentali, è anche una montagna ricca di storia: durante la Prima Guerra Mondiale fu presidiata dalle truppe austro-ungariche. La via normale dello Jôf Fuârt è un percorso attrezzato di media difficoltà, ma che richiede comunque sicurezza di passo e assenza di vertigini, per la presenza di lunghi tratti su facili roccette prive di attrezzature.
Accesso
Da Tarvisio seguiamo la strada statale per il Passo del Predil fino a un bivio nei pressi del Lago, poi svoltiamo a destra per Sella Nevea. Dopo circa 5 km svoltiamo a destra (indicazioni per il Rifugio Corsi) su una strada bianca che conduce al parcheggio (1050 metri, 17,5 km da Tarvisio), dal quale ha inizio la strada forestale per Casera Grantagar. In alternativa si può partire da Chiusaforte, risalire tutta la Val Raccolana fino a Sella Nevea e, valicato il passo, scendere fino al termine del lungo rettilineo, dove si svolta a sinistra per la strada bianca che conduce al parcheggio (22,5 km).
Avvicinamento
Imbocchiamo la ripida strada forestale (segnavia CAI 628) fino ai pascoli di Malga Grantagar (1530 m). Nei pressi della partenza della teleferica del Rifugio Corsi, il sentiero CAI 628a (Sentiero dei Tedeschi) in leggera discesa porta ad attraversare due piccoli
rii e poi risale il crinale sottostante il rifugio, tra i mughi e rado bosco. Traversando verso destra e percorrendo una cengia attrezzata, entriamo in un ampio canalone dove ci raccordiamo con il sentiero CAI 650 che rimonta il fondo roccioso del canalone fino al Rifugio Corsi (1874 m, ore 1 da Casera Grantagar). In alternativa, da Casera Grantagar proseguiamo in salita lungo il fondo del vallone per il sentiero CAI 628 in direzione della Forcella Lavinal dell’Orso, fino ad incontrare il sentiero CAI 625, proveniente da Sella Nevea. Seguendo quest’ultimo verso destra, sotto la strapiombante Parete delle Gocce, raggiungiamo la base delle pareti dell’Ago di Villaco, e da qui in breve scendiamo al rifugio (ore 1.15 da Casera Grantagar).
L’itinerario
Dal Rifugio Corsi proseguiamo per un breve tratto lungo il sentiero CAI 625 diretto a Forcella del Vallone. Al primo bivio, svoltiamo a sinistra lungo il sentiero CAI 627 e al bivio successivo prendiamo nuovamente a sinistra. Al terzo bivio seguiamo la traccia di destra segnalata con bolli rossi un po’ sbiaditi che porta alla base di una paretina rocciosa alta una decina di metri che si supera direttamente (I° grado). La traccia continua in salita per pendii detritico-erbosi e poi piega a destra raggiungendo la base della parete della Alta Madre dei Camosci, dove iniziano le funi metalliche. Superata una facile ma ripida parete, percorriamo una galleria naturale formata da un grande masso ed entriamo nel grande colatoio che separa le pareti dello Jôf Fuârt da quelle delle Madri dei Camosci. Continuiamo sul liscio fondo roccioso del colatoio (tratti attrezzati intervallati da tracce di sentiero) fino a incrociare il Sentiero Anita Goitan, che arriva da destra da una cengia sovrastata da una parete gialla e strapiombante. Saliamo per detriti e roccette a sinistra del colatoio fino al bivio successivo, dove il Sentiero Anita Goitan prosegue in traverso a sinistra. Noi proseguiamo a destra in salita fino a raggiungere la cresta sud est che raccorda lo Jôf
Fuârt all’Alta Madre dei Camosci. Continuiamo a salire a sinistra della cresta, ci colleghiamo con la traccia proveniente dalla Gola Nord Est e raggiungiamo la sella tra le due cime dello Jôf Fuârt. La Cima Nord (2666 m) è la più alta, ma generalmente si preferisce prendere a sinistra e raggiungere la Cima Sud (2660 m), dove ci sono una piccola croce, una madonnina bianca e il libro di vetta (ore 2.00 dal rifugio Corsi).
Discesa
Per scendere, si percorre a ritroso il percorso di andata (ore 3.30). Nei dintorni Il sistema di cenge che tagliano interamente le pareti meridionali del massiccio dello Jôf Fuârt è percorso dallo spettacolare Sentiero attrezzato Anita Goitan (difficoltà D).
Dati tecnici:
  • Punto di partenza: parcheggio strada forestale per Casera Grantagar (quota 1.050 m)
  • Punto di arrivo: Cima Sud (quota 2.660 m)
  • Dislivello in salita: 545 m dal parcheggio per Casera Grantagar - 335 m ferrata
  • Tempi di percorrenza: 3.10 ore dal parcheggio per Casera Grantagar e discesa 2 ore
  • Cartografia: Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 019 Alpi Giulie Occidentali - Tarvisiano
  • Difficoltà: C in prevalenza B e C - Moderato, Difficile
Si consiglia l'acquisto di una carta escursionistica di riferimento (Mappa Tabacco: Foglio 019 Alpi Giulie Occidentali - Tarvisiano).

Questo percorso è inserito nella guida TOP 20 FERRATE, realizzata in collaborazione con la Casa Editrice Tabacco, ed acquistabile qui

 
Descrizioni e dettagli a cura della Casa Editrice Tabacco