Cosa risponderesti se qualcuno ti chiedesse: "Vieni a provare l'arrampicata su ghiaccio con me?". Noi abbiamo risposto “sì” un giovedì di febbraio grazie al Sito ufficiale del turismo in Friuli Venezia Giulia.
Armati di imbrago, ramponi e picozza, abbiamo conosciuto un regno di ghiaccio a due passi dal centro di Sappada. Un luogo unico: è tra i pochi, insieme alla Val Saisera, che ancora ospitano appassionati di arrampicata su ghiaccio in Friuli Venezia Giulia. Un tempo, anche il Fontanone di Goriuda e la Val Raccolana custodivano incredibili cascate di ghiaccio ma il riscaldamento globale ha lasciato la sua impronta anche tra queste montagne. Dopo aver parcheggiato nell’ampio spiazzo a sinistra che si raggiunge proseguendo da Sappada per 4-5 km sulla strada principale verso Santo Stefano di Cadore, proseguiamo a piedi fino a raggiungere la destra idrografica di un Piave ancora fanciullo. L'avventura non si fa attendere molto: per attraversare l'acqua che ci separa dalla meta dobbiamo servirci di una carrucola. Dall’altra parte del fiume, ci attende un regno che ha regole molto diverse. Primo: fai attenzione a quello che dall'alto potrebbe caderti in testa. Secondo: impara a conoscere il ghiaccio dal colore. Se l'azzurro è intenso, sai di essere su ghiaccio solido. La guida ci istruisce e ci apre la via sulla prima cascata dandoci tutte le informazioni per un primo approccio alla disciplina.
Decido di essere la prossima a provarci. Dopo alcuni colpi indecisi seguiti da due rimbalzi di picozza, le punte di acciaio feriscono il ghiaccio e sono due appigli perfetti per costruire una scalinata invisibile. Per salirci, devo imparare a muovermi secondo nuove misure dettate dalla verticalità. Il ghiaccio stabilisce le regole, io mi lascio addomesticare dalle sue forme. Ma d'altronde non saliamo le montagne proprio perché siamo convinti che lì sia custodito qualcosa di più grande di noi? Ogni movimento verso l'alto è un tentativo di avvicinarsi al regno degli dei. L'arrampicata su ghiaccio è l'ascensore per arrivarci.
Sono una viaggiatrice leggera, viaggio senza bagagli: nello zaino solo oggetti e pensieri essenziali. Potete incontrarmi sui sentieri di montagna, oppure, se preferite, su quelli di parole che amo leggere e scrivere.