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14 marzo 2022
Giorgio Venturini

La Grande Guerra e la guerra fredda a quota 85 e quota 121

Sopra Monfalcone abbiamo dei rilievi che racchiudono 80 anni di storia: il Parco Tematico della Grande Guerra con le trincee austroungariche diventate trincee italiane durante la prima guerra mondiale che sono diventate poi ricoveri e postazioni di mitragliatrice durante la guerra fredda in attesa di un attacco dal Patto di Varsavia.
Partendo da via del Carso e scegliendo il sentiero verso destra si costeggia la linea ferroviaria e si arriva all’opera della guerra fredda di Sablici con le sue postazioni a difesa della ferrovia e dell’autostrada. Tornando indietro lungo il sentiero 83 si arriva a quota 85 ovvero quella di Enrico Toti: qui un miscuglio di vecchio e nuovo nelle trincee che sono disseminate dappertutto. Qualche centinaio di metri più in alto abbiamo quota 121 con la ridotta austriaca rimessa a nuovo e l’osservatorio della guerra fredda, da qui poi possiamo scendere e ritornare al nostro punto di partenza per un paio di ore immersi in una storia straordinaria.
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Giorgio Venturini

Sono Giorgio Venturini, sono di Trieste e da sempre sono affascinato dalla storia recente della nostra regione specialmente quella della zona carsica e del Collio sia per quanto riguarda la prima guerra mondiale sia per la più recente guerra fredda. Come dico sempre non esiste una senza l’altra e la loro traccia lunga quasi 100 anni ancora segna queste nostre zone e va raccontata.
 

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