Due chilometri sopra l’abitato di Porzus, frazioncina del comune di Attimis (Udine), si trova il “Carnizza”, un pianoro a pochi chilometri dal confine sloveno conosciuto e ribattezzato Cima Porzus dopo il passaggio del Giro Ciclcistico d’Italia del 2016. Lassù a quasi mille metri di altezza si arriva salendo da Attimis percorrendo la strada che porta all’abitato di Porzus, oppure in alternativa si può prendere quella che sale a Subit. Inoltre è possibile arrivare anche da Faedis (Capoluogo), ascendere a Canebola, scollinare a Bocchetta Sant’Antonio per arrivare alla meta. Cima Porzus è un luogo ideale per il relax e per l’attività all’aria aperta con una vista spettacolare sulla pianura sottostante talmente bella che toglie il fiato, l’occhio umano non ha che l’imbarazzo della scelta, può spaziare dal golfo di Trieste fino alla punta dell’Istria alla placida pianura friulana, dalle vette del Piancavallo a quelle delle Prealpi e Alpi Giulie. Cima Porzus è anche un luogo molto gradito agli amanti delle bike ed è il punto di arrivo per chi sale in bici e meta ideale per gli appassionati del trekking grazie alla rete di sentieri che dal basso come una ragnatela collegano i comuni di Attimis, Faedis e Taipana. A Cima Porzus si trova una edicola sacra con la copia fedele della Madonnina del Duomo simbolo della città di Milano. L’effige è stata posizionata dai militari del Genio del Terzo Corpo d’Armata di Legnano in provincia di Milano a fine estate del 1961. Erano anni piuttosto complicati anche da queste parti e i militari avevano il compito a loro affidato dal governo italiano di aprire nuove strade a ridosso del confine con la ex Jugoslavia. Dotati di notevoli attrezzature, i Genieri dell’Esercito Italiano individuarono il posto più adatto e funzionale per la base logistica proprio sul “Carnizza”. I lavori stradali iniziarono nella primavera del 1957 terminarono nell’estate del 1961. In segno di lode e a perenne memoria i militari hanno eretto su disegno dell’architetto Giancarlo Vaghi questa singolare costruzione dove troneggia come detto una fedele riproduzione della “Madunina” del Duomo di Milano con un piccolo altare ed una elegante miniatura in ferro battuto del Duomo stesso. La statua per l’occasione fu donata dal cardinale G. B. Montini, allora arcivescovo di Milano, che due anni dopo, nel 1963 diventerà Papa col nome di Paolo VI.
Amo stare all’aria aperta, socializzare e scoprire tutti gli aspetti culturali dei luoghi che visito, in particolare posti tranquilli e lontani dal turismo di massa. Pratico con piacere anche le altre attività legate al turismo sostenibile come ad esempio il trekking e la mountain bike.