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9 dicembre 2020

L'insegnamento di un grande maestro: Ezio Bosso

9 dicembre 2020
Anna Cum

L'insegnamento di un grande maestro: Ezio Bosso

Se dovessi descriverlo con una composizione, sceglierei l'Inno alla Gioia: la sua gioia di vivere infatti, palpabile e sincera, ha accompagnato tutte le sue interviste ed i suoi concerti evidenziando umiltà, dolcezza e simpatia disarmanti.
L'ho visto per la prima volta in tv, sul palco di Sanremo: a ipnotizzarmi - e a commuovermi fino alle lacrime - è stato il sorriso sincero, l'ironia e il desiderio di non arrendersi mai.
Raccontava della sua infanzia, del suo successo, del potere della musica: colei che può descrivere uno stato d'animo, evocare un ricordo, riempire i momenti di felicità oppure tenerci compagnia nei periodi difficili.
Per lui un'amica che non lo ha mai abbandonato nei momenti di sconforto: grazie a lei ha potuto continuare ad assaporare la vita condividendola con il mondo sotto forma di note.

Lui è Ezio Bosso, torinese di origine ma triestino di adozione: è stato infatti direttore artistico del Teatro Verdi, luogo in cui l'ho conosciuto personalmente.
Sentivo il bisogno di scrivere un articolo durante questo periodo di pandemia - che porta ad incertezza e sfiducia - per ricordare un grande uomo che con la sua forza d'animo è riuscito a parlare, con inaspettata ironia, delle sue fragilità e della sua malattia per la quale aveva smesso di domandarsi il perchè vedendo in ogni problema un'opportunità.
Aver conosciuto Ezio Bosso è stato per me un onore, ma soprattutto una fortuna: trarre insegnamenti dalle persone è la cosa migliore che la vita ci possa offrire.
 
Mi sono perso e mi sono messo a ragionare sull'importanza di perdersi per imparare a seguire.
Noi diciamo “perdere è brutto”. No, nessuno perde.
Ma a volte perdere i pregiudizi, le paure, perdere il dolore ci avvicina
 
Grazie di tutto, Maestro.
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Anna Cum

Diversi amici, conoscendo la mia passione, mi hanno più volte consigliato di lavorare nel turismo.
Ebbene, dopo tanti anni ancora non lavoro nel settore, ma la curiosità di scoprire nuovi scorci, nuove attività e nuovi talenti della nostra Regione permane e sono pronta a condividere i miei racconti.

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