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9 giugno 2020

Dalle colline alla laguna su due ruote il turismo diventa esperienza emozionale

9 giugno 2020
Sergio Cuffolo

Dalle colline alla laguna su due ruote il turismo diventa esperienza emozionale

Il cicloturismo può essere una componente importante per sostenere la ripresa del turismo e per fruire delle bellezze dei nostri territori all’insegna di ambiente e sostenibilità. Ha i caratteri di quella che è appena stata denominata come l'economia del distanziamento sociale la Low Touch Economy: sicurezza, salute, distanziamento, brevi percorsi ed è un candidato eccellente per ripartire verso la “nuova normalità”. Il cicloturismo in Friuli Venezia Giulia è di casa e ha tutte le qualità e la carte in regola per proporsi quale candidato ideale ad invogliare una buona “fetta di vacanzieri” italiani e stranieri in una experience emozionale sulle due ruote. Diverse e tutte interessanti sono le rotte ciclabili della nostra regione che invitano a pedalare, ma oggi vi voglio consigliare un tracciato di una bellezza unica dalle colline al mare.La proposta arriva da Federalberghi Gorizia con il progetto “Almare in Bici” nato dalla collaborazione tra una cinquantina di imprenditori dell’ospitalità e le istituzioni e si pone l’obiettivo di far conoscere e apprezzare anche attraverso il cicloturismo le peculiarità infinite della nostra bella regione. Dal bacino collinare delle Valli del Torre (porta naturale d’ingresso della Ciclovia Alpe Adria verso il Collio) e del Natisone con i suoi paesaggi, alla scoperta dell’Isontino e della laguna di Grado fino alla costiera marina di Trieste. Il progetto è stato pensato per un ciclo-turismo slow in un’area circoscritta e facilmente fruibile. Un circuito con strutture ricettive pronte all’ospitalità, colonnine di ricarica elettrica e totem illustrativi predisposti in tutti i comuni aderenti per spiegare al meglio le rotte ciclabili. Un percorso o meglio una serie di percorsi in bicicletta:  tra i vigneti dei Colli Orientali e del  Collio,  passando per la millenaria Abbazia di Rosazzo, per Aquileia con la sua immensa area archeologica, arrivando alla Laguna di Grado con l’Isola della Cona e la riserva naturale di Val Cavanata oppure da Palmanova a Gradisca al Carso Goriziano, da Gorizia a Duino e alla costiera Triestina… tutti da visitare e “gustare”.
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Sergio Cuffolo

Amo stare all’aria aperta, socializzare e scoprire tutti gli aspetti culturali dei luoghi che visito, in particolare posti tranquilli e lontani dal turismo di massa. Pratico con piacere anche le altre attività legate al turismo sostenibile come ad esempio il trekking e la mountain bike.

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