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11 novembre 2019

Castello di Spessa: alla scoperta di epoche antiche

11 novembre 2019
Susi Pellegrinuzzi

Castello di Spessa: alla scoperta di epoche antiche

Domenica 6 ottobre, in occasione di Castelli Aperti, con la macchina fotografica al collo sono partita alla scoperta del Castello di Spessa a Capriva del Friuli. Non ero mai stata nel cuore del Collio Goriziano e, come si suol dire, ogni prima volta non si scorda mai. Sopra al colle e immerso nei verdi vigneti si erge il Castello, il cui nome deriva dal latino Silva Spissa, cioè, luogo dalla vegetazione rigogliosa.

 Una volta a destinazione mi sono subito unita alla visita guidata, che ha dato inizio al percorso nella storia della dimora. Le mura risalgono al 1200, ma alcuni ritrovamenti svelano il passaggio della popolazione romana; in più, la posizione strategica fa pensare che prima ci fosse un’antica torre di avvistamento.
Nel corso dei secoli la fortezza rimase nelle mani della Nobiltà friulana tra cui la famiglia della Torre, che ne fu proprietaria per oltre 300 anni. Inoltre, diversi illustri personaggi fecero visita al maniero come, ad esempio, Giacomo Casanova a cui venne dedicata una statua collocata al centro del giardino.

 Durante la mia esperienza il viaggio nel tempo si è intensificato nelle stanze medievali e ottocentesche del Castello, dove per un instante mi sono sentita parte di quell’elegante atmosfera. Nella Sala degli Specchi, Sala Verde e nei Salotti comunicanti fra loro (Sala della Musica, della Caccia, della Cineseria e la Biblioteca) i miei occhi si sono posati su ogni piccolo e antico particolare; ma abbassato lo sguardo a colpirmi è stata la bellezza dei pavimenti in mosaico.

Infine, grazie al suo clima favorevole la zona è da sempre simbolo della produzione di vini friulani e in particolar modo di quelli bianchi. Non poteva, quindi, mancare un tour nella medievale cantina d’invecchiamento, che si sviluppa su due livelli. Per motivi di tempo abbiamo visitato solo il piano superiore arrivando fino alla cisterna dell’acqua, oggi adibita a riserva di vino e zona per eventi di degustazione. Alla profondità di 18 metri si trova il secondo piano della cantina, che fu costruito come bunker durante la Seconda guerra mondiale.


Il giro è terminato con una degustazione di vini bianchi e rossi, amabili sapori dalle origini molto antiche.
 
 
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Il verde è il mio colore preferito e da sempre amo scoprire borghi, gusti e sentieri del Friuli-Venezia Giulia. Sono laureata in comunicazione e adoro esprimermi attraverso la scrittura; con la macchina fotografica al collo, i tasti del pc sotto le dita mi preparo a raccontare questa magica regione.
 

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