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14 dicembre 2020

Antica scuola di casari nel Sanvitese

14 dicembre 2020
Anna Maria Ometto

Antica scuola di casari nel Sanvitese

In Via Filippini, San Vito al Tagliamento, dopo le Carceri Asburgiche, risalta la scritta “1926 Scuola di Caseificio del Friuli”. Divento curiosa, di recente, mentre rispetto i confini nel mio camminare. Annuso inconsapevole il profumo di storia e significati. Emerge che edifici e grande area sono della Fondazione Falcon-Vial, per volontà testamentaria. Tutto parte nel 1897, alla morte di Lucia Falcon, vedova Vial, senza figli, e dal suo làscito per costituire un Ente che provvedesse ai nati nel Comune, ancor più se orfani o di misere condizioni, dagli 8 fino ai 17, in scuola- convitto, poi indirizzati all’Agricoltura. Pare che un Istituto Agrario ci fosse ancor prima del 1907, anno di nascita della Fondazione. Docente dell’Istituto nei primi anni fu Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, maestro elementare in contemporanea a Carbona. Aggiunta nel 1926 all’area privata una Scuola di casari, la prima scuola professionale di avvio al mestiere di produzione del Montasio in Friuli. Grazie ad essa vennero studiate e codificate le tradizioni locali, presenti nell’odierno disciplinare fondante il marchio DOP, nell’evoluzione dei tempi. C’era bisogno di casari finché ogni paese aveva una Latteria sociale. Scuole simili avevano sede a Lodi (BS) e a Thiene (VI).  In via Codizze fu trasferita la scuola, chiusa poi nel 1981.
A piedi suggerisco di proseguire in via del Tramonto, viale del Mattino, Santuario Madonna di Rosa. Meno di un’ora slow. All’interno, altare con mosaico dedicato a San Lucio, patrono dei casari, ogni anno mèta dell’Associazione di Casari. Un veloce assaggio caseario? Al punto di rivendita di fronte al Santuario, ma anche in via Amalteo, a pochi km in auto a Prodolone (tracce di Latteria Turnaria), a Savorgnano. Una scaglia, stessa stagionatura, e trovate il vostro gusto.
 

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Anna Maria Ometto

Ho maturato esperienze sull’arte della tavola. Sommellier ed enogastronoma. Adoro fotografare la natura, le città d’acqua, i borghi, le antiche dimore, curiosità urbane. Mi piace raccontare di scoperte slow come di arte e cultura. Vivo in provincia di Pordenone.

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