Escurisione impegnativa ad anello che conduce al Rifugio Semenza tra prati ricchi di rarità floreali e specie animali come i camosci e i mufloni.
Lasciato l'infopoint di Piancavallo svoltare a destra in Via Barcis fino all’Hotel 1301 Inn. Nei pressi dell’albergo prendere la strada di servizio che costeggia i campi da calcio e proseguire fino alla Casera Capovilla. Imboccare il sentiero della Sorgente del Tornidor CAI 925 seguendo i segnavia bianco-rosso.
Superata la sorgente, il sentiero attraversa prati ricchi di varietà floreali rare tra cui: l’asfodelo, il Lilium carniolicum, il giglio dorato, il martagone, stelle alpine e orchidee delle più diverse specie. Giunti nel bosco a lato del torrente, si incontra un breve passaggio attrezzato con cavo che richiede attenzione. La salita è impegnativa e la pendenza diminuisce solo per brevi tratti. Proseguendo in salita, si apre a sud una stupenda vista panoramica, con versante est della Val Grande (Monti Caulana e Colosser) che ospita una ricca comunità di camosci della zona.
Si raggiunge la Forcella Val Grande da cui si ha una splendida vista sulla selvaggia glaciale Valle Sperlonga, termina la parte più impegnativa del percorso. Proseguire lungo il CAI 925 attraverso un ampio catino glaciale in cui sono visibili pozzi di origine carsica dove la neve si conserva tutto l’anno. In questa zona regna la pernice bianca. Superato il bivacco Semenza si raggiunge rapidamente il rifugio, intorno al quale è presente il raro geranio argenteo.
Proseguire lungo il sentiero CAI 923. Lungo il primo tratto in discesa, in prossimità delle rocce a strapiombo, si può vedere lo splendido raponzolo di roccia. Proseguire su fondo scosceso fino al Sasso della Madonna. Prendere a sinistra il CAI 922 fino alla Casera Palantina. Da questo punto lasciare il CAI 922 e proseguire sul CAI 993 attraverso un tragitto quasi pianeggiante in mezzo al bosco di imponenti faggi e abeti. Con una breve ma ripida salita si giunge in quota alla Baita Arneri. Uscire dal CAI 993 e scendere lungo il sentiero di servizio sottostante la seggiovia del Tremol 1.
Seguire i segni bianco-rossi fino a ritrovare il sentiero CAI 924 e la Casera Capovilla. Rientro in Via Barcis costeggiando gli impianti sportivi e infine in Piazzale della Puppa.
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Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.
Questo percorso richiede una buona preparazione fisica. Tecnicamente i tratti esposti sono limitati e brevi. La salita della Val Grande e la lunghezza rendono però il percorso impegnativo.
Presenza di alcuni punti di appoggio e ristoro lungo il percorso; si raccomanda di verificare per tempo periodo e orari di apertura delle strutture, quali rifugi e baite lungo il percorso.
Dal punto di vista faunistico: il versante est della Val Grande è formato dalle impervie pendici dei monti Caulana e Colosser ed ospita la più grande comunità di camosci della zona, con circa cinquanta esemplari avvistati. Nella parte alta della valle è possibile vedere mufloni, cervi e, in alcuni rarissimi casi, l’orso.
Normale attrezzatura da escursionismo. Si raccomanda abbigliamento adeguato per fronteggiare breve tratto esposto attrezzato.
Derivante dal livello di difficoltà tecnica e di preparazione fisica richiesti.