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16 maggio 2018

Monte Coglians, escursione sul tetto del Friuli Venezia Giulia

16 maggio 2018
Andrea Tomasella

Monte Coglians, escursione sul tetto del Friuli Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia è una regione generosissima con gli amanti delle camminate in montagna, infatti sono tantissimi gli itinerari fra cui poter scegliere per fare stupende passeggiate o escursioni adatte ad ogni livello di preparazione.

Nel mio caso quando vado a camminare in montagna prediligo sempre le escursioni panoramiche, poiché sono quelle che offrono dei punti di vista privilegiati sulle tante bellezze paesaggistiche della nostra terra. Fra queste escursioni c’è senza alcun dubbio anche quella sul monte Coglians: la vetta più alta del Friuli-Venezia Giulia e delle Alpi Carniche.

L’escursione sul Coglians l’ho portata a termine in giornata in una giornata d’agosto e non è stata particolarmente difficile, ma ha richiesto comunque una buona resistenza per affrontare i tratti più ripidi. Ovviamente avrei potuto completare l’escursione con più calma, magari suddividendola in due tappe con pernottamento al rifugio Marinelli ma questo dipende anche dai programmi e dai ritmi che si intende dare all’esperienza.

Nel mio caso ho iniziato l’escursione nei pressi del rifugio Tolazzi (1350m) e, salendo per il sentiero che si inerpica fra i monti friulani e i suggestivi pascoli erbosi, ho raggiunto il rifugio Marinelli senza pensarci troppo. Fino al Marinelli le difficoltà sono pochissime, ovviamente però lungo il percorso è comunque d’obbligo prestare attenzione e procedere con la dovuta concentrazione.

Dal rifugio Marinelli in poi invece le cose cambiano e diventano più ardue. Non che ci siano dei passaggi tecnicamente insormontabili, ma occorre buona resistenza per affrontare il lungo e ripido ghiaione che sale deciso fino in prossimità della vetta del Coglians. Io l’ho soprannominato il “ghiaione spacca gambe”, rende abbastanza bene l’idea?!

Sono due i suggerimenti che mi sento di dare per affrontare al meglio questo ghiaione: utilizzate sempre il casco poiché non è raro che alcuni sassi cadano dall’alto, soprattutto se più avanti sul sentiero ci sono altre persone; scegliete i sentieri che corrono paralleli alle pareti di roccia e non quello che taglia il ghiaione centralmente (magari quello fatelo al ritorno, sarà divertente), in questo modo avrete più punti di presa che vi faranno sicuramente comodo per salire.

Una volta raggiunta la sommità del Coglians (2780m) l’emozione è fortissima, sia per la soddisfazione di avercela fatta a concludere l’escursione ma anche perché non c’è vetta più alta in tutta la regione. Una volta qui è assolutamente d’obbligo farsi i complimenti: siamo sul tetto del Friuli-Venezia Giulia!

Prima delle conclusioni giusto un paio di raccomandazioni: anche durante la stagione estiva sulla vetta del Coglians le temperature sono comunque basse, per questo è sempre bene avere indumenti adatti alla situazione. Per quanto riguarda la discesa è sufficiente ripercorrere a ritroso i sentieri dell’andata. Per completare tutta l’escursione ho impiegato circa 7/8 ore con un buon passo.

Detto ciò, vi auguro una buona e divertente escursione e mi raccomando: se questo articolo vi è piaciuto mettete un bel Like e condividetelo con tutti i vostri amici.

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Andrea Tomasella

Laureato in Sociologia per il Territorio e lo Sviluppo all'università di Trieste e referente del Gruppo Comunicazione del Punto Giovani di Gorizia. Giornalista pubblicista, consigliere comunale a Gorizia. "Scrivo per passione, fotografo per piacere"

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