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Cesare Battisti

I principali volontari italiani della Grande Guerra

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Cesare Battisti (Trento 1875 - 1916) fu un volontario irredento trentino durante la Grande Guerra. Nato da una famiglia di origini italiane, Cesare frequentò inizialmente il liceo cittadino e successivamente quello di Graz dove si avvicinò ai primi movimenti marxisti di fine secolo. Nel 1893 decise di abbandonare l'Austria-Ungheria e di trasferirsi a Firenze dove si laureò prima in lettere e successivamente in geografia con una tesi dedicata alla geografia fisica e all'antropologia del Trentino. Nonostante non si trovasse nella sua città, Battisti continuò a seguire anche in questo periodo il movimento irredentista che rivendicava un'università italiana a Trento.
immagine e didascalia
Cesare Battisti (Trento 1875 - 1916)
Nel 1900 fondò la rivista scientifica "Tridentum" e successivamente quella politico-geografica "Il Popolo". Nel 1911 entrò nel Parlamento di Vienna come deputato socialista e tre anni più tardi in quello tirolese di Innsbruck. La sua carriera però durò poco in quanto lo scoppio della Grande Guerra lo spinse a lasciare l'Impero e a trasferirsi in Italia. Nove mesi dopo si arruolò volontario nel Battaglione Alpini Edolo assumendo un ruolo fondamentale come guida nella zona del Monte Baldo, sul Passo del Tonale, sul Massiccio del Pasubio e infine nella zona di Rovereto.

Fu coinvolto nella Strafexpedition e successivamente nella controffensiva italiana. Il 10 luglio, durante un azione sul Monte Corno, venne circondato dai soldati asburgici. Riconosciuto dalle autorità trentine, fu condotto assieme a Fabio Filzi (un altro irredentista) al Castello del Buon Consiglio e processato per alto tradimento. Due giorni dopo venne giustiziato.

Alla pari di Nazario Sauro, Battisti divenne immediatamente una figura eroica del patriottismo italiano. A Trento è possibile visitare il Mausoleo in suo onore, costruito sul Doss Trento accanto al Museo degli Alpini, e il Castello del Buon Consiglio. Poco più a sud di Rovereto infine è possibile percorrere la "Strada degli Artiglieri" che dal Sacrario di Castel Dante conduce alle pendici del Monte Corno. 
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