
È risaputo che i generi alimentari assunti nel loro naturale sito di produzione acquisiscono caratteristiche gusto-olfattive che sono uniche e irripetibili. Anche il settore della caffetteria non ne è escluso e a Trieste si può sperimentare.
Sarà per la bontà dell’acqua utilizzata, oppure l’aria del posto, sarà perché ci troviamo in vacanza, o deriverà anche dal fatto che qui vi è un’aura esclusiva e magica, sarà questo, sarà quello, ma la Città giuliana acquisisce vieppiù un’unicità tutta particolare. Qui a Trieste troverete caffetterie meravigliose!
Per la verità, è poco noto che nel Capoluogo del Friuli Venezia Giulia, opera l’intera filiera produttiva. Qui troviamo l’addetto portuale e il magazziniere, l’azienda di import-export e il torrefattore, il perito specializzato, le società che gestiscono gli hangar e quella di pulizia o di decaffeinizzazione, gli incaricati alla logistica come le associazioni di categoria e legati all’editoria, ma anche il settore scientifico non è meno rappresentato. Infatti, nel comprensorio universitario è attiva una significativa serra sub-tropicale e nell’Area di ricerca sono installate delle start-up che hanno quale obiettivo l’analisi scientifica del verde-brunito aromatico chicco.
Infine, anche la professionalità dell’ultimo anello degli addetti alla filiera produttiva con la capacità dei baristi e la gentilezza dei camerieri, gioca un ruolo non secondario nel settore.
Si deve sapere che, tecnicamente, per preparare un espresso a regola d’arte è necessario ottemperare a alcuni indispensabili criteri, ufficialmente indicati con la formula delle “4 M”. In sintesi si tratta delle iniziali delle seguenti voci: Miscela, Macinadosatore, Macchina espresso, Mano dell’operatore. Queste le quattro regole auree che paiono semplici, ma di fatto non lo sono.
Volendo estremizzare, qualcuno ha voluto aggiungerne un’ulteriore M attraverso la Manutenzione, da effettuarsi direttamente sulle attrezzature atte alla preparazione della bevanda, ma tecnici ben affermati affermano che tutte le operazioni rientrino, ovviamente, nella M di Mano dell’operatore. Al che, per chiudere il contenzioso, lo scrivete ne ha individuata a sua volta un’ulteriore: si tratta della M di Mancia, che può aiutare l’inserviente a servirti meglio!
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