Nicolò Blasi
Cividale del Friuli: immersione culturale con "Indian Spirit" al Parco Acrobati del Sole
20set2023
CREATOR STORIES
Panorama dal piazzale della chiesa di S.Osvaldo. Sullo sfondo, in piccolo, sotto le nuvole il lago di Sauris.
Dal piazzale della chiesa di S. Osvaldo la vista è stupenda. Posso vedere in lontananza anche il lago formatosi a seguito della costruzione dell'imperiosa diga, eretta durante la Seconda Guerra Mondiale, anche con il lavoro di circa 300 prigionieri di guerra neozelandesi.
Esterni delle case molto curati e colorati.
Da qui, osservando alcune case tipiche del luogo, un particolare colpisce la mia attenzione: alcune hanno una piccola croce in alto sotto il tetto, e chiedo a Fabiana se in passato fossero stati edifici religiosi. La sua risposta mi lascia a bocca aperta!
Le croci in alto sulle case. Dove venivano sistemati i corpi dei defunti in attesa di sepoltura.
A oltre 1200 m slm, gli inverni sono molto rigidi, e una volta, quando non esisteva la strada che adesso collega Sauris ad Ampezzo (costruita solo nel 1934), gli abitanti impiegavano almeno 4 ore a piedi per raggiungere i centri abitati più vicini. Per questo motivo non potendo seppellire i loro defunti a causa del ghiaccio, li tenevano in soffitta fino a primavera.
Le nuvole. Spesso mezzo di collegamento visivo tra cielo e terra in questa valle. (Foto di Chiara Dalla Tomasina)
Passeggiando per il paese non posso fare a meno di vedere il bellissimo panorama che mi circonda. Respiro quell'aria pura e genuina che trovi solo in alta montagna, dove ci vive gente semplice, ma dal carattere forte. Persone temprate da un clima rigido, ma che sanno essere molto calde e accoglienti, anche grazie all'atmosfera di "grande famiglia" che caratterizza questo piccolo paese della Carnia.
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Anna Cum
Anna Venuti
Claudia Piol