
“Say cheese!” sull'Altopiano del Montasio

Cosa vedete quando osservate le montagne? Vi limitate ad ammirarne la maestosità o cercate ciò che possono nascondere al loro interno? Vi è mai successo di camminare attraverso prati e boschi, con la vostra famiglia, e all’improvviso vostra suocera viene inghiottita da un misterioso buco nel terreno?
Se, come me, avete visitato l’Alta Val Torre, a meno di 30 km da Udine, potete esservi imbattuti in molti segnali che indicano l’esistenza di un altro mondo, sotto i vostri piedi.
Lasciandoci alle spalle Tarcento ci inoltriamo nella stretta valle dove il torrente Torre scorre molto più in basso rispetto alla strada. Se ha piovuto può capitare di vedere alcune cascate che scendono dalle pareti dei monti. Quello è già un segnale, a monte della cascata spesso c’è una grotta. Il torrente Torre raccoglie lungo la valle le acque che fuoriescono da un’infinità di grotte. Qui ci troviamo in un’area carsica molto importante, che si estende tra i comuni di Tarcento, Nimis, Lusevera e Taipana e rappresenta una peculiarità unica in regione.
Centinaia di grotte celate sotto panorami mozzafiato, custodite in luoghi ancora incontaminati seppure a poca distanza dai centri urbani, da scoprire passeggiando lungo sentieri e piste forestali, nel silenzio che ammanta i boschi.
Nella bella stagione guardatevi bene attorno, se vedete piccole doline o inghiottitoi, state camminando sopra una grotta. D’inverno, quando nevica, potreste imbattervi in punti dove la neve si è sciolta lasciando libere zone di terreno quasi circolari. Lì sotto c’è una grotta la cui aria, più calda di quella esterna, va in salita e uscendo all’esterno scioglie la neve.
State ancora pensando alla suocera? Se fate i bravi ed evitate di chiedermi in quale inghiottitoio potete farla cadere, nei prossimi racconti vi porterò alla scoperta di alcuni tra i luoghi più belli, sopra e sotto l’Alta Val Torre.