21lug2022
La mostra sarà visitabile fino all'8 ottobre 2017, con possibilità di prenotazione e visite guidate incluse nel prezzo del biglietto.
Che Illegio sia solo questo? Certo che no!
Consigliamo di lasciarsi andare alla scoperta de "La strada dei Mulini": un intreccio di stradine ciotolate che si snodano a formare lo scheletro di un vecchio borgo di montagna, dove, con armonia, testimoni del tempo e del lavoro dell'uomo sono i tanti mulini (alcuni di questi ancora in funzione, come il famoso "Mulin dal Flec o dal Ross", risalente al 1600) in pietra e in legno che fanno da arredo al paese.
Per chi ama i panorami e i preziosi silenzi che solo la montagna sa regalare, consigliamo una passeggiata fino alla Pieve di San Floriano, distante meno di mezz'ora a piedi dal centro del paese e immersa nel verde dei prati che profumano (per fortuna!) ancora di fieno. Una roccaforte in pietra che domina sulla Valle del But, capace di appagare gli animi più meditativi come quelli più curiosi.
Infine (visto che non di solo spirito vive l'uomo), consigliamo una tappa nella graziosa "Buteghe da Pierute". Riconoscibilissima fin da subito per l’imponente lavoro di meticolosa ristrutturazione dell’abitazione voluto dai suoi proprietari, questo raffinato edificio in pietra e legno offre, su ben tre piani, tutto quanto un ospite possa cercare. Bottega di paese, bar e ristorante: noi ci siamo fatti conquistare dal profumo di salsiccia appena grigliata, da un'impagabile birra fresca e dall'atmosfera di casa di queste mura!
“Un dipinto è un viaggio – mette in moto delle cose, fermandoti. Quando stai fermo le opere ti sveglianointuizioni spirituali e diventi così vulnerabile alle domande.”
Don Alessio Gerometti, curatore della mostra di Illegio.
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Chiara Cardi