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Pavia di Udine


Andar per ville e borghi

Itinerario storico-artistico nelle frazioni di Pavia di Udine

Appena fuori dalla città di Udine troviamo un’oasi di verde che nasconde e protegge, tra alberi secolari e muri di cinta in pietra, un grande numero di ville padronali costruite tra il Seicento e il Settecento, legate ad una consuetudine che i Veneziani, approdati in Friuli nel 1420, diffusero soprattutto nel secolo seguente.

L’itinerario delle ville inizia dal capoluogo Pavia di Udine dove sono presenti tre ville padronali. Villa Lovaria, posta al centro del paese, appartiene a una delle famiglie più prestigiose del Friuli. Costruita tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, Villa Lovaria ha un prospetto che si sviluppa e si semplifica lungo ritmi barocchi appiattiti da un prolungato linearismo. A contrastare l’andamento orizzontale del fabbricato due lesene che dividono il corpo centrale della villa il cui moderato slancio verso l’alto è accentuato dal timpano e dai tre vasi ornamentali. La villa, che si affaccia sulla strada, è protetta da un gigantesco platano secolare. Villa Mantica-Frangipane è un’altra sontuosa dimora del sedicesimo secolo. L’aspetto della villa risulta molto movimentato ed originale per la presenza di due ali laterali simmetriche ma di diversa altezza e sporgenza secondo una tipologia che non trova riscontro nella zona. Villa Porcia è la terza villa veneta del paese. Appartiene ai conti Beretta che la ereditarono dal conte Antonio di Porcia e Brugnera. L’abitazione di Pavia risale al sedicesimo secolo e filtra gli schemi dell’architettura gentilizia di campagna entro un’impaginazione scarna, assai nitida e luminosa. Il complesso architettonico si affaccia su un vasto giardino ricco di piante e fiori ornamentali. Particolarmente interessante è inoltre la Chiesetta di San Giovanni dei Battuti con la facciata che presenta finte architetture ed affreschi purtroppo ormai sbiaditi.

Nella adiacente Selvuzzis troviamo il Palazzo conosciuto come Villa Deciani appartenente alla nobile famiglia dei Deciano. Tiberio Deciano in particolare si distinse come illuminato letterato e uomo di legge, fece spesso da intermediario tra Udine e Venezia e, nel corso della carriera, ricoprì importanti cariche per la stessa “Serenissima”. Il corpo principale, formato da quattro piani, si impone da lontano con la sua linea squadrata e massiccia. Si accede al primo da due doppie scale, speculari, che dal giardino e dalla corte d’onore conducono al piano nobile.

Proseguendo in direzione sud-est si giunge a Percoto dove sono tre le ville che si distinguono per il valore artistico come la seicentesca Villa Kechler, presso la quale, tra il 1951 e il 1954, soggiornò più volte il celebre scrittore americano Ernest Hemingway. Il corpo centrale sporge sulle due ali leggermente arretrate; la fronte principale presenta un moderato linearismo orizzontale, che lo sviluppo della cuspide attenua e contrasta. Al centro del paese racchiusa da un parco aperto al pubblico sorge Villa Frattina-Caiselli. Il corpo principale, al quale si accosta, sul lato occidentale, un corpo più basso in stile neogotico, è scandito in facciata dalla simmetria delle lesene e delle finestre. Il salone centrale, che occupa l’intera profondità di fabbrica, conserva ancora la maggior parte delle finiture originali. A pochi passi sulla strada principale di Percoto troviamo Casa Pozzo, più modesta delle altre case patrizie, è caratterizzata da un raccolto cortile d'onore. Un recente restauro ha riportato alla luce gli antichi affreschi della facciata. Lasciando il paese in direzione sud si raggiunge la località di Muris. La citazione più antica finora nota risale al 1353 (Muris: resti di mura; verosimilmente si tratta del plurale del sostantivo maschile friulano mûr, muro) ed è sede del celebre Santuario della Beata Vergine di Muris, edificato sui resti di una villa rustica romana in prossimità di un guado sul Torrente Torre, ricco di interessanti ex voto.

Muovendo da Percoto verso ovest si giunge quindi a Ronchi di Popereacco dove svetta Villa della Porta dei nobili della Porta. La villa affaccia il prospetto posteriore sullo sfondo di sterminate distese di campi coltivati. La fronte si apre su un arioso cortile, dal quale si accede al brolo recintato da alte murature. Sei portali speculari, tre per lato, conferiscono uno svolgimento ritmico alla recinzione che viene ripreso dallo sviluppo architettonico della chiesetta esterna annessa e dedicata a S.Ulderico. La villa è formata da un corpo centrale che si innalza su tre piani e da due ali più basse.

In direzione nord-ovest si raggiunge Persereano in cui i Florio si fecero costruire la villa di campagna. Villa Florio è una prestigiosa dimora che vide in passato il conte Daniele, vivace protagonista della vita sociale e politica udinese del '700, intrattenere gli illustri ospiti con le sue orazioni. Posta esattamente al centro del borgo, che si riconduce per lo più alla villa, ha il corpo centrale rialzato su due piani con due ordini di finestre. Vi si accede da una scala ad una rampa che sale dal cortile d’onore, dove lo spazio è disegnato da aiuole erbose. La villa ha ospitato personaggi celebri come lo scrittore e commediografo Carlo Goldoni (1726), il Generale e Presidente USA Dwight Eisenhower (1952) e il principe ereditario Carlo d'Inghilterra (1984).

Proseguendo l’itinerario, si raggiunge Lauzacco attuale sede municipale. Quasi al centro del paese sorge Villa Beretta, che si contraddistingue per la nitida architettura risalente alla fine del ‘600 e si sviluppa su due piani con il corpo centrale sopraelevato. Particolarmente interessanti i suoi notevoli stucchi e affreschi con l'annessa cappella gentilizia dedicata a San Nicolò.

Proseguendo in direzione ovest, dopo aver attraversato la strada Udine-Palmanova, si giunge a Risano, caratteristico paese della campagna friulana, dove si incontra Villa Agricola, costruita nel tardo Seicento e ora di proprietà della Famiglia Pighin, è conservata con rigoroso e ammirevole rispetto dell’arte: a pianta semplice con salone d’onore al piano nobile con balconata a tre finestre integrate da altrettante balaustre. Poco distante da Villa Agricola troviamo la Chiesetta della Santissima Trinità, una costruzione di forma rettangolare con presbiterio distinto, più stretto e più basso dell’aula. La facciata è liscia con sul colmo una piccola monofora campanaria ricostruita, la porta è architravata e ampia. Sui fianchi si aprono quattro finestrelle rettangolari, due per parte. Al lato sinistro c’è una porta e la piccola sacrestia, costruita a lato del presbiterio.

Si raggiunge, in direzione sud, il piccolo borgo rurale di Chiasottis, dove si trova Villa Strassoldo, appartenuta ai conti di Strassoldo che potevano vantare numerosi feudi e giurisdizioni in questi territori. La villa, oggi di proprietà dei Sigg.ri Bettari-Bronzin, si articola su tre piani e con un attento recupero è stata riportata agli antichi splendori.

Tra Risano e Lauzacco in direzione nord si arriva nell’antico borgo di Cortello. Qui i signori Caiselli, ricchi commercianti di tessuti di origine lombarda, fecero costruire una delle loro dimore di campagna. Villa Caiselli è di impianto semplice con salone centrale e barchesse laterali destinate ad uso agricolo che si snodano con un prospetto asimmetrico concludendosi nel muro di cinta che chiude la vasta proprietà terriera. Il complesso di Cortello, molto interessante architettonicamente, è stato recentemente oggetto di un minuzioso intervento di restauro da parte degli attuali proprietari Sigg.ri Carlutti che l’hanno riportato agli antichi splendori di un tempo.

[testo cortesemente fornito dal Comune di Pavia di Udine]

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