Dati tecnici
- Ingresso: 800 metri
- Uscita: 350 metri
- Dislivello: 450 metri
- Sviluppo: 4500 metri
- Calata più alta: 30 metri
- Navetta: 12 chilometri
- Avvicinamento: 5 minuti
- Progressione: 4 ore e 30 minuti (fino alla confluenza, poi vedere descrizione del Vinadia)
- Difficoltà:E / EEA
- Periodo:da luglio ad agosto
- Cartografia: Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 013 - Prealpi Carniche Val Tagliamento
Descrizione
Il sentiero della Forra del Vinadia è un sentiero attrezzato ad anello con due diversi gradi di difficoltà:
Un tratto circolare adatto ad un escursionista medio,
Un’appendice adatta ad esperti che presenta le tipiche difficoltà di una via ferrata classificabile come percorso EEA.
Dato il regime torrentizio dei corsi d’acqua si sconsiglia la percorrenza nei periodi successivi a copiose precipitazioni o quando le previsioni riportino probabili temporali. La portata può variare repentinamente e può costituire un problema specialmente per il percorso appendice EEA.
La traccia, pur essendo segnalata, non è sempre uniforme e stabile, quindi sono previsti attraversamenti del torrente, salite su massi o anfratti con fondi ghiaiosi o franosi.
Sono necessarie buone condizioni di salute, delle calzature adeguate con suola antiscivolo e contenimento della caviglia ed è consigliato il casco di protezione.
Il pericolo in assoluto più rilevante è lo scivolamento, perché i percorsi si snodano in un ambiente perennemente umido, passando direttamente nel greto sassoso dei torrenti e salendo di sovente su sassi bagnati e ricoperti di muschi e licheni.
Proprio per il tasso elevato di umidità si sconsiglia la percorrenza nel periodo non estivo quando il fondo viene ricoperto da strati ghiacciati particolarmente insidiosi, dopo un piovasco, o nelle prime ore del mattino e la sera dopo o durante la rugiada.
Per la sua conformazione la forra è un ambiente poco illuminato quindi è consigliato frequentarla nelle ore centrali della giornata con il sole alto sull’orizzonte.
È probabile dover bagnare le calzature quindi portarsi il cambio per la fine dell’escursione.
Il percorso, per la presenza di tratti esposti, non è adatto a bambini troppo piccoli.
Durante la percorrenza tenere assolutamente le mani libere per garantire la presa e mantenere l’equilibrio.
Nella forra non è presente segnale di telefonia mobile quindi si sconsiglia l’escursione in solitaria.
La temperatura dell’acqua pressoché costante è di circa una decina di gradi
La descrizione qui riportata riguarda il percorso escursionistico e non quello più impegnativo.
Il percorso parte dalla frazione di Vinaio e scende lungo un sentiero da poco sistemato del greto del torrente Vinadia, fino a giungere all’affluente, il torrente Picchions.
In prossimità dell’affluente è possibile apprezzare un’imponente vista su un monolitico dente roccioso staccato da un versante del fiume e adagiato sulla parete opposta.
Pochi metri a monte dalla confluenza risuona il frastuono della cascata del Picchions, un’attrazione tra i cui anfratti nidifica il merlo d’acqua.
Poco dopo l’incontro con l’affluente, la traccia si divide in due: un tratto scende nella forra e l’altra risale la sponda orografica sx del Picchions fino al ritorno in paese.
Lasciata la traccia in risalita che ripercorreremo al ritorno, si scende lungo l’alveo per entrare nel profondo della gola.
Dopo qualche centinaio di metri si troverà il primo tratto attrezzato, che su scalini e corde d’acciaio permette di attraversare una profonda pozza che ostacola il passaggio.
Immerse le gambe fino al ginocchio si continua con una piccola esplorazione di una galleria artificiale ricavata nella parete orografica sx del versante; usciti da quest’ultima si attraversa la parte più stretta del percorso in un angusto anfratto ove le pareti distano pochi metri e la luce penetra con difficoltà, regalando giochi luminosi molto suggestivi.
In questo tratto è necessario immergersi completamente nell’acqua per poter proseguire.
Con continue aperture e chiusure delle pareti il percorso avanza, e dopo salti rocciosi opportunamente attrezzati si giunge alla fine dell’itinerario dove il torrente si getta in un salto di qualche decina di metri creando una fragorosa cascata d’acqua.
Da quì in poi la discesa è riservata agli appassionati di torrentismo che, muniti della attrezzatura idonea e dopo qualche ora di discese mozzafiato, possono raggiungere Villa Santina e la confluenza con il Tagliamento.
Val la pena indugiare qualche attimo per godere della maestosa vista per poi incamminarsi verso il ritorno.
Usciti dalla Forra si prende la traccia abbandonata in precedenza per scendere lungo l’alveo. Si svolta a dx e si prosegue: il sentiero si inerpica su un ripido versante che aggira la cascata e permette la risalita fino alla sommità.
Seguendo ancora la traccia segnata si rientra nell’alveo del torrente dove si ammirano particolari esempi di erosione fluviale che hanno creato tavole rocciose curiosamente levigate.
La traccia sale fino a raggiungere il ponte della strada comunale di Buttea, oltrepassato il quale prosegue in una sorta di canale naturale incassato ed eroso nella roccia.
Dopo alcune decine di metri, prima di un tratto impraticabile, il sentiero esce dall’alveo alla sua dx orografica, passa per il bosco e si congiunge con la strada soprastante che porta al paese richiudendo l’anello.
Ulteriori indicazioni di sicurezza per il percorso EEA
Oltre alle indicazioni per il percorso di cui sopra, per questo tratto è prevista la completa immersione in acqua. Sono indispensabili il casco, l’imbrago e i cordini di sicurezza.
Nel tratto iniziale è necessario attraversare un bacino d’acqua la cui profondità varia stagionalmente, e può esser necessario nuotare per una decina di metri.
Coordinate parcheggio a Vinaio
46.439612, 12.945568