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Topolò– Val Codariana/Topolove - Koderjana

La stretta ed angusta val Codariana, attraversata dall’omonimo corso d’acqua, affluente di destra del torrente Rieca, è caratterizzata da un paesaggio particolare, un mirabile connubio tra aspetti geomorfologici e vegetazionali. Le tracce sedimentarie flisciodi sono state scavate e modellate dalle acque, tanto che la valle assume le caratteristiche di una forra, con cascatelle e salti di fondo che caratterizzano il corso a partire dall’abitato di Topolò, scendendo fino agli abitati di Seuza e Clodig. I boschi presenti nella valle sono dominati da latifoglie mesofili quali il carpino bianco, l’acero di monte, il frassino maggiore, il tiglio selvatico, l’olmo montano, il nocciolo, l’ontano bianco e nero. Molto ricco e diversificato il corteggio floristico del sottobosco, tra cui l’elleboro profumato. L’elevata umidità atmosferica e la ricchezza di acque costituiscono l’habitat ideale per molte specie di anfibi, soprattutto la salamandra gialla e nera, i rospi e le rane. Ad ovest dell’abitato di Topolò, all’incontro tra il torrente Codariana e i suoi rii affluenti sono visibili i ruderi di un antico mulino.
L’intera Val Codariana è accessibile attraverso una pista forestale che si stacca poco dopo l’abitato di Seuza, diramandosi verso Topolò. La strada costeggia buona parte della riva destra del torrente per poi diventare un sentiero che segue per un lungo tratto il corso d’acqua principale.

(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC