Il Friuli Venezia Giulia vanta una tradizione norcina che affonda le radici in secoli di storia e sapere contadino. Qui, infatti, la cultura del maiale (il purcìt) è quasi sacra, una sintesi perfetta di sapienza artigianale e rispetto per il territorio da cui nascono prodotti straordinari come il celebre
prosciutto di San Daniele, il salame friulano, la pancetta arrotolata, la soppressa, il pestàt di Fagagna e il caratteristico musetto.
Il
prosciutto di San Daniele DOP, una delle eccellenze italiane più conosciute al mondo, racchiude il microclima unico delle colline friulane, dove l’aria fresca delle Alpi incontra la brezza marina dell’Adriatico. Il suo sapore dolce e aromatico, il profumo inconfondibile e la consistenza morbida sono frutto di una lunga stagionatura, un processo che combina esperienza, tradizione e natura. Distintivo anche il
pestàt di Fagagna, una peculiare conserva-condimento ideata per conservare i profumi e i sapori delle erbe e delle verdure di stagione nel lardo di suino.
Non da meno sono i salumi tipici della montagna friulana. Nelle vallate carniche e nelle colline pedemontane, la norcineria trova espressioni di grande personalità, grazie a metodi di affumicatura che raccontano storie di antiche cucine e fogolârs accesi. Prodotti come l’inimitabile speck di Sauris, la
pitina IGP - una sorta di polpetta affumicata di carne ovina o bovina ricoperta di farina di mais - e il salame d’oca del Friuli orientale testimoniano l’influenza della cultura mitteleuropea su queste terre di confine.